di Mario Torrente
La mattina della domenica di Pasqua, a Trapani si è tenuta la processione del Risorto. Prima dell’uscita del corteo religioso nella chiesa delle Anime Sante del Purgatorio è stato riproposto un antico rito, quello dell’incontro tra il Cristo con i simboli della Risurrezione e l’Addolorata, a cui viene tolto il manto nero.
La statua del Cristo Risorto è uscita dalla chiesa delle Anime Santa del Purgatorio dopo un breve momento di preghiera con don Alberto Genovese nel corso della quale è stato riproposto un antico rito, che si teneva secoli addietro dopo i Misteri e nell’ambito delle celebrazioni per la Settimana Santa. Si tratta della cerimonia dell’incontro tra l’immagine di Gesù Risorto e l’Addolorata durante la messa dell’Aurora.
A quei tempi alla Madonna veniva tolto il manto nero proprio a simboleggiare la resurrezione di Gesù. Un rito che non si teneva ormai da tempi immemori ma che nella domenica di Pasqua 2024 è stato riproposto su iniziativa di don Alberto Genovese.
La statua del Cristo Risorto è un’opera in legno, tela e colla realizzata con la stessa tecnica dei gruppi dei Misteri. Dopo il rito dell’incontro la processione del Risorto ha percorso le vie del centro storico accompagnata dai fedeli e preceduta dal suono dei tamburi e dalle Maestranze con i rispettivi gonfaloni.
Portata a spalla con la tipica “annacata” ed il sottofondo delle note della banda Città di Paceco, l’immagine di Gesù Risorto, dopo avere percorso la via San Francesco ed essersi immersa in corso Vittorio Emanuele, è arrivata nella Cattedrale di San Lorenzo dove, dopo il suo ingresso nella chiesa piena di fedeli, il vescovo Fragnelli ha celebrato la messa pontificale del Giorno di Pasqua.