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Le Tre domande della domenica all’assessore Giuseppe Pellegrino

di Mario Torrente

L’assessore all’urbanistica del Comune di Trapani Giuseppe Pellegrino fa il punto sulle opere previste dell’ambito del progetto della Zes per potenziare i collegamenti tra l’area industriale ed il porto della città. Diversi i punti affrontati nell’intervista, come la nuova strada prevista tra la via Libica e la via professore Giuseppe Salvo. Il componente della giunta municipale guidata dal sindaco Giacomo Tranchida ha parlato anche dell’area della ex salina Collegio e dei progetti previsti in questa zona compresa tra la via Virgilio e l’asse viario della dorsale Zir.

Assessore Pellegrino, in queste ultime settimane i riflettori sono stati puntati sulle opere previste nel progetto delle ZES, il cosiddetto ultimo miglio per il porto di Trapani dove è previsto un nuovo viadotto, l’ampliamento di un tratto della via Libica e una seconda strada parallela alla dorsale Zir che porterà in via professore Giuseppe Salvo. Ci può spiegare meglio a cosa serviranno queste infrastrutture nell’ambito del progetto della Zes? Ed in cosa consiste, andando sul concreto, questa zona economica speciale?

Le zone economiche speciali sono state istituite nelle otto regioni del meridione d’Italia a partire dall’Abruzzo e fino alla Sardegna e alla Sicilia. Le imprese che operano e/o che intendono insediarsi in queste aree, coincidenti in gran parte con le ex zone industriali, godranno di una serie di incentivi fiscali e regolamentari: promozione delle esportazioni, attrazione degli investimenti, creazione di posti di lavoro, sviluppo delle infrastrutture, sostenibilità e ambiente, flessibilità ammnistrativa.
La provincia di Trapani è una delle provincie della Sicilia maggiormente interessate a queste zone “franche di fatto”. Lo Stato, per fare affermare queste ZES, ha programmato di intercettare dei fondi del PNRR al fine di collegare meglio i porti commerciali e strategici alle zone ZES.
Il porto di Trapani, ubicato al centro del mediterraneo, è stato considerato strategico per la provincia di Trapani e della Sicilia occidentale, per questa ragione è stato finanziato il progetto dell’ultimo miglio che collega l’autostrada A 29 con il porto commerciale di Trapani Ronciglio.
L’infrastruttura “Ultimo miglio” a Trapani inizia con la realizzazione di una rotonda all’incrocio della via Salemi e la circonvallazione zona Cassiere (richiesta da questa amministrazione e dal sottoscritto), segue una strada parallela alla strada esistente in direzione spigolo nord est dell’autoparco comunale di via Libica con la realizzazione di una sopraelevata che supera la SS 115 e la linea ferroviaria. In direzione uscita per Xitta sarà realizzata la seconda rotonda, la terza in via Libica e a seguire la quarta di fronte la strada Zir che collegherà così il traffico dei mezzi pesanti dal porto commerciale all’autostrada. Queste prime quattro rotonde sono tutte collegate da sistema idraulico adeguato con vasche di prima pioggia di 500 metri cubi. Seguiranno altre tre rotonde e un tratto di nuova strada parallelo alla Zir, a nord area industriale e a confine sud con la ex caserma militare che inizia dalla via Libica e si va a congiungere alla strada esistente a nord zona polizia di Frontiera. Le zone umide esistenti a nord della caserma della polizia di frontiera non sono interessate alla nuova struttura dell’ultimo miglio.

Tra le questioni sollevate c’è quella della necessità di preservare il poco suolo libero rimasto evitando di continuare la cementificazione. Cosa risponde a riguardo? Tra l’altro la nuova strada che collegherà la via Libica con la via professore Giuseppe Salvo sarà in parte realizzata dove ora c’è un canale, nei pressi della ex Salina Collegio. Portare più traffico lungo questa arteria non pensa che potrebbe avere delle conseguenze sull’avifauna presente e su tutta la biodiversità presente in questa zona verde?

La strada ultimo miglio al servizio dello sviluppo commerciale della Sicilia occidentale è inserita in un percorso di strada di progetto di PRG – non va a danneggiare il parco urbano di via Marsala dietro la via Salemi interessato dal progetto Trapani Green finanziato dal Ministero dell’Ambiente al comune di Trapani per 475.000,00. Entro dicembre 2024 saranno completate le opere di piantumazione di 3.000 piante in tutta la città e la forestazione dell’area libera ex ASI nel parco oggetto di tanto allarme non dovuto.
La copertura del canale lungo la nuova bretella parallela e a nord alla strada Zir, come è stato ribadito qualche giorno fa dai tecnici della ZES, non è una notizia vera. Siamo in presenza di un tracciato di ex strada di salina con adiacente un cunettone, come si evince in una foto storica, che non raggiunge la via Libica.
Il progetto inoltre ha avuto l’approvazione a livello ambientale dei parametri del DNSH, è stato sottoposto alla verifica della CTS della Regione Siciliana, il genio civile di Trapani ha rilasciato la certificazione di invarianza idraulica ed i tecnici hanno spiegato fra l’altro che, in questo tratto di strada contestato, hanno previsto la possibilità di fare scorrere le acque piovane che passerebbero dalla via Virgilio alle due vasche delle ex saline e possibili vasche di laminazione verso il tubo realizzato dal Genio Civile alcuni decenni fa e che scarica nel canale Reda.
Saranno le commissioni competenti a valutare eventuali criticità per l’avifauna presente. Il comune di Trapani ha valutato il progetto dal punto di vista urbanistico esprimendo il parere positivo del consiglio comunale. La variante urbanistica è stata approvata dall’Assessorato territorio ambiente per competenza.

La ex Salina Collegio in uno studio presentato mesi addietro al comune di Trapani era stata individuata come un’area strategica per evitare allagamenti a Trapani ed era stata avanzata l’idea di realizzare delle vasche di laminazione. Quali sono i progetti dell’amministrazione comunale a riguardo? In quest’area si era anche parlato di realizzare un parco. Nel Pug è stato previsto qualcosa in tal senso?

Questa amministrazione è attenta agli impegni che prende. Non c’è nessuna modifica al potenziale utilizzo di queste due ampie vasche esistenti ed appartenenti alla ex salina collegio al ruolo di vasche di laminazione. Nel marzo del 2022 abbiamo presentato alla città le direttive politiche di revisione del nuovo piano urbanistico aprendo un forum di trenta giorni dove i cittadini, gli ordini professionali e le associazioni hanno trasmesso contributi. E’ giusto ricordare che i proprietari di queste aree con i loro tecnici hanno presentato una osservazione puntuale che approva eventuale possibilità di applicare per le stesse la perequazione urbanistica cedendo buona parte di queste superfici. Il nuovo piano prevede la modifica della destinazione urbanistica delle aree libere ex salina collegio. Le stesse dal 1968 (programma di fabbricazione e nel vigente PRG del 2010 sono individuate come aree edificabili). Essendo le stesse, aree umide, come certificato dallo studio agricolo forestale propedeutico al nuovo Piano Urbanistico e commissionato da questa amministrazione, sono vincolate alla inedificabilità e quindi i progettisti, anche su nostra indicazione, hanno previsto un parco urbano. Le vasche, quando necessario e al verificarsi di eventi eccezionali di pioggia, saranno utilizzate come vasche di laminazione a salvaguardia dell’area a sud delle ferrovie e fino alla strada Zir.
Infine, sempre in uno spirito di concertazione con quello che succede in città, nei giorni scorsi il Sindaco Tranchida ha organizzato la conferenza stampa con i tecnici della ZES al fine di puntualizzare la funzionalità idraulica della nuova opera (già autorizzata dal genio civile di Trapani) che prevederà la interconnessione con il progetto di smaltimento delle acque piovane a Trapani attraverso l’utilizzo eventuale delle vasche del parco che, in quelle circostanze di possibile alluvione, funzioneranno come vasche di laminazione.

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