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venerdì, Marzo 29, 2024
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L’ottava domenica di lockdown a Trapani aspettando la “fase 2”

di Mario Torrente

In quella che dovrebbe essere l’ultima domenica di blocco totale per l’emergenza coronavirus, o almeno così si spera, in città già questa mattina, complice una bella giornata di sole, si coglieva tutta la voglia di stare all’aria aperta. Magari concedendosi una passeggiata nel proprio quartiere o facendo un giro in bici approfittando delle strade deserte, con pochissime auto in giro. Come ovvio, pedalando sempre vicino casa. Portando magari i bambini fuori, tra le aiuole del posteggio del condominio. O in qualche piazzale o piccolo polmone verde della zona. Poi di nuovo tutti a casa per l’ottava domenica di lockdown. In attesa di quel 4 maggio in cui, fino a qualche giorno addietro, erano riposte tutte le speranze di ripartenza. E di un graduale ritorno alla normalità. Ed invece, alla fine, bisognerà continuare a spostarsi sempre per uno dei motivi previsti nell’autocertificazione richiesta dalle forze dell’ordine. In più, da domani, si potrà giustificare l’uscita da casa per andare a trovare i parenti. E sarà permesso di fare attività sportiva o motoria anche lontano da casa.

Si potrà quindi tornare a correre alla litoranea. O andare liberamente in bici su e giù per la città. Sconfinando anche nei comuni limitrofi. Gli sportivi ringraziano. Ed anche i meno atletici, visto che di fatto qualche passeggiata veloce per cercare di smaltire 55 giorni di permanenza forzata a casa la potranno fare un po’ tutti, andando anche oltre il proprio quartiere, che in questi giorni di mobilità molto limitata tanti cittadini hanno avuto modo di riscoprire. Il fatto di potersi muovere solo nei pressi di casa, ha portato i trapanesi a lasciare le auto posteggiate (l’ambiente ringrazia) andando a piedi per le strade della propria zona. Rioni e periferia compresa, dove di solito non si ha l’abitudine di andare a passeggiare per prendere un po’ d’aria. Ma queste settimane di restrizioni per il covid 19, alla fine hanno portato tanti cittadini a “riscoprire” i loro quartieri. Respirando l’aria di casa loro. Girando e rigirando tra palazzi e condomini. E camminare aiuta sempre a scaricare tensione e stress. Rigenerando corpo e mente. Anche se lo si fa in pieno centro urbano.

Da domani sarà dunque possibile allontanarsi dalla propria residenza senza rischiare una sanzione. E nell’ambito dell’attività motoria prevista dal governo nell’ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, sarà anche possibile recarsi nei parchi della propria città. Nel caso di Trapani, nei due giardini comunali delle Ville Margherite e Pepoli, che domani riapriranno finalmente i cancelli dando uno sfogo a tanti bambini, senza però usare i giochi, che resteranno ancora off limit per ovvi motivi legati all’emergenza sanitaria di questi mesi.

Si tratta pur sempre, infatti, di una ripartenza graduale, con tutti gli accorgimenti del caso, a partire dal distanziamento sociale e divieto di assembramenti. Tant’è che all’ìnterno del mercato del pesce, che riaprirà anche domani, ci potranno stare solo 25 persone alla volta. Limitazioni anche al cimitero: chi vorrà andare a portare un fiore ai propri cari potrà farlo, ma non andando oltre un’ora di permanenza nel campo santo e per non più di cento persone al suo interno. Al momento non ripartirà invece l’isola ecologica del lungomare Dante Alighieri, né i ccr mobili. Ancora da definire, invece, la riapertura del campo Coni e del mercato del contadino, subordinata alla verifica del piano di sicurezza ed al completamento dei lavori di discerbatura. Escluso, per il momento, il ritorno del mercato del giovedì a piazzale Ilio, dove è più difficile ipotizzare un ingresso contingentato di persone, facendo rispettare il divieto di assembramenti ed il distanziamento sociale. Per il resto, ancora molte cose del “Trapani riparte” sono work in progress. Sarà un riavvio lento e graduale. Con non poche limitazioni e regole da rispettare. Sempre all’insegna del distanziamento sociale e delle mascherine da indossare, soprattutto negli spazi chiusi.

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