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Muore al Policlinico di Palermo, i familiari sporgono denuncia

“Voglio chiarezza sul decesso di mia madre. Se fosse morta sotto i ferri e cioè durante l’operazione al cuore, me ne sarei fatto una ragione alla luce del suo pregresso clinico. Era, infatti, dializzata. Mia mamma, però, è morta a causa di un intervento di routine, come l’hanno definito gli stessi medici, rassicurandomi. Dopo l’operazione cardio-chirurgica è stata, infatti, sottoposta anche ad un drenaggio ai polmoni che le è stato fatale”.
Ipotizzando che la donna possa essere stata vittima di un caso di malasanità, Salvatore Catania di 42 anni, residente a Trapani, ha sporto denuncia alla polizia.
Innocenza Tobia di 68 anni è deceduta al Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo, dove era stata ricoverata lo scorso 12 febbraio. Due giorni dopo la paziente è entrata in sala operatoria per l’impianto di tre bypass. “L’intervento – racconta il figlio – è perfettamente riuscito e dopo quattro giorni di ricovero in terapia intensiva mia madre veniva trasferita nel reparto di cardiologia per completare il decorso post operatorio”. Il 26 febbraio alla paziente veniva, però, eseguita una lastra al torace che ha riscontrato la presenza di una macchia ai polmoni. Sottoposta, tre giorni dopo, ad un nuovo controllo, i medici del capoluogo siciliano avevano notato che la macchia era aumentata di volume. Così informavano Salvatore Catania che la madre doveva subire un intervento di drenaggio per la rimozione del liquido. “Ho avuto rassicurazione – rileva il figlio – che si trattava di un intervento che non comportava alcun rischio”. Qualcosa, però, sarebbe andato storto. Cosa, sarà compito della magistratura accertarlo.
Sta di fatto che un’ora e mezza dopo l’intervento, i medici hanno contattato il figlio, dicendogli che la paziente era deceduta.

Salvatore Catania adesso vuole “la verità” ed ha sporto denuncia alla questura di Palermo, chiedendo che “venga avviata una indagine”.

Frattanto, sulla vicenda è intervenuto il Policlinico. “La direzione del “Paolo Giaccone” – si legge in una nota – esprime la sua vicinanza e il proprio cordoglio alla famiglia della signora Tobia per la grave perdita. È già stato avviato – precisa il documento – un approfondimento interno attraverso il Risk management, attivando la procedura per la comunicazione dell’evento avverso al Ministero della Salute e convocando un Audit per la verifica dei fatti accaduti”. (Lu.Tod)

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