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Trapani, condizioni invivibili al Pronto Soccorso: la denuncia di un utente

Il calvario al Sant’Antonio Abate di Trapani, con il patema d’animo per il rischio di un possibile infarto, a conclusione di una giornata di festa, il Primo maggio.

Il paziente giunto al Pronto Soccorso si aspettava la massima assistenza dal personale medico e infermieristico in servizio. Invece, secondo la sua denuncia, nulla di tutto questo. Per il medico del presidio di Misericordia, nel territorio di Valderice, dove si era recato colto da malore, era a rischio di infarto.

Così la corsa all’ospedale per eseguire un elettrocardiogramma.

«Alle 20:30 – racconta – sono giunto nell’area di emergenza del nosocomio trapanese. Qui tempi di attesa lunghi. Al Triage vengo assistito da due infermiere che eseguono il tracciato, dimenticando, tra l’altro, alcuni elettrodi che ho dovuto far notare io».

Al paziente, mentre è in sala d’attesa, non sfuggono alcune criticità: «Aria senza ricircolo, insistente tanfo di fognatura proveniente dal bagno. Condizioni igieniche disumane, sporcizia ovunque, nessun materiale sterile e nessun tipo di precauzione di sicurezza indossato da medici e infermieri».
«Arrivata una certa ora, e sempre in attesa – aggiunge -, notavo il personale sghignazzare e scherzare dentro il Triage, senza preoccuparsi di garantire ordine e pulizia. Chi prenotava cornetti e chi andava in bagno accompagnato da colleghi. Mancanza del personale più di un’ora e trenta».

Adesso ci rimettiamo all’Azienda Sanitaria Provinciale per le verifiche del caso.

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