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giovedì, Aprile 25, 2024
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La dote di San Nicola

ggi si celebra la solennità in onore del Santo protettore dei bambini e delle fanciulle. Conoscete la tradizione delle doti di San Nicola? E lo sapete che le origini di Santa Claus sono proprio da ricercare nel "Santo dei doni"? Ve ne parliamo in questo articolo...

di Mario Torrente

Oggi è la Festa di San Nicola, protettore dei bambini, delle fanciulle e dei marinai. A Trapani per l’occasione si terrà la distribuzione delle doti di San Nicola. Alle 19 sarà invece inaugurato il regio presepe monumentale.

L’appuntamento è questo pomeriggio nella proto basilica, una delle chiese più antiche e belle della città, le cui origini risalgono all’epoca Bizantina. Attorno al 530 dopo Cristo. Questa fu la chiesa della famiglia Chiaramonte, che accolse l’imperatore Carlo V. Assieme a San Lorenzo fu in lizza per diventare Cattedrale di Trapani. Si dice che in epoca pagana qui sorgesse il tempio di Nettuno. Al suo interno si trova ancora la fonte battesimale portata da Carlo V al ritorno dalla Tunisia. E sottoterra si possono ancora visitare le antiche catacombe. Dove, davanti ad un loculo, si vede chiaramente una piccola immagine di San Nicola, considerato il “Santo dei doni”, che un tempo portava i regali ai più piccoli. Ma a patto che fossero stati bravi. La notte tra il 5 ed il 6 dicembre in molti paesi europei, come in Olanda, era atteso l’arrivo di Sinterklass, vestito di rosso, con la barba ed i guanti bianchi ed il bastone. Un’immagine che ricorda “Santa Claus”, che deriva proprio da San Nicola.

Le origini di Babbo Natale sono infatti da ricercare proprio nel Santo dei doni. La sua storia inizia a Mytra, in Turchia per attraversare, poco dopo l’anno mille, il Mediterraneo e sbarcare a Bari. Dove sono conservate le sue reliquie. La sua fama, alimentata dal racconto di tanti miracoli, molti incentrati sui bambini, nei secoli si diffuse in tutta Europa, dove mise radici l’usanza di fare doni ai bambini il 6 dicembre. Anniversario della sua morte. Con l’avvento del Protestantesimo, nel Nord Europa San Nicola diventò “Claus”. Variante germanica proprio di Nicola. Nell’Ottocento, in America, l’uomo con la barba bianca, vestito di rosso, prese infine il nome Babbo Natale. Ma tutto ebbe origine dalla storia del vescovo di Mytra che, secondo la tradizione, salvò tre fanciulle dalla prostituzione donando al padre delle ragazze del denaro per la loro dote. Permettendo così di farle prendere in sposa. Le tre sfere gialle presenti nelle sue rappresentazioni ricordano proprio questo episodio. Sono le famose doti di San Nicola, che oggi saranno riproposte durante la cerimonia che si terrà nella proto basilica di Trapani.

Sempre questo pomeriggio alle 19, nella chiesa di San Nicola, sarà inaugurato il Regio Presepe monumentale di Jaemy e Roberta Fontana, che dopo Erice dall’anno scorso è allestito anche a Trapani. Proprio all’interno della proto basilica. E nell’ambito dei festeggiamenti per tutto il fine settimana a San Nicola sarà allestito un mini parco giochi per bambini. Proprio per ricordare la figura del Santo dei doni protettore dei bambini e delle fanciulle.

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