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«Sana’a e la notte», uno sguardo sulla capitale yemenita tra antropologia e nostalgia

Il libro della antropologa Elena Dak sarà presentato a Trapani venerdì prossimo

«Sana’a è una delle città più affascinanti del Medio Oriente. Ci ho vissuto a lungo: l’ho percorsa, osservata, annusata. Spesso, seduta su qualche muretto al bordo di un giardino, ho lasciato che la sua vita e la sua gente mi passassero davanti. Ho sempre tenuto un quadernetto in tasca per poter trascrivere in qualunque momento quel che la città mi raccontava». Con queste parole Elena Dak, antropologa e scrittrice, racconta sulla sua pagina web il suo rapporto con Sana’a, capitale dello Yemen, paese perennemente in bilico tra modernità e arretratezza, oggi dilaniato da una guerra civile, in passato meta di un turismo colto e accorto e oggi inibito, a causa delle violenze, a ogni contatto con l’esterno. Elena Dak presenterà il suo libro “Sana’a e la notte” il prossimo 13 settembre con inizio alle 19 presso la Libreria del Corso a Trapani. Elena Dak converserà con il giornalista e scrittore trapanese Giacomo Pilati. Il libro è un diario di viaggio che narra particolari e dettagli che una guida turistica non è in grado di trasmettere. Ma è anche il racconto della intimità delle case e delle donne yemenite, dei costumi e della società yemenita, dei riti dell’hammam e dei tatuaggi, del ritmo lento della vita quotidiana. Insomma un diario in cui lo sguardo della donna e della antropologa si mescolano.

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