di Mario Torrente
Bisogna sempre motivare l’uscita da casa. Anche se si resta nel proprio Comune di residenza. Questo vuol dire che l’auto-certificazione può essere richiesta in qualunque circostanza. Anche se si va a piedi o in bicicletta. E se non si è minuti del modello di autocetificazione del Ministero dell’Interno saranno gli stessi agenti delle forze dell’ordine a fornirla e compilarla. In base al provvedimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri è possibile uscire da casa solo per comprovate esigenze lavorative, per situazione di necessità, come fare la spesa, o per motivi di salute come evidenziato dal comandante della Polizia Municipale di Trapani Mario Bosco, che ai nostri microfoni ha chiarito alcuni passaggi del decreto “io resto a casa”, il provvedimento ha esteso su tutto il territorio nazionale le disposizioni per contrastare il dilagare del coronavirus. Si può dunque uscire in caso di necessità e non per fare una passeggiata. Vietati poi gli assembramenti di persone, invitate a mantenere una distanza di sicurezza l’uno dall’altro. Motivo per cui anche nei supermercati e in altri punti vendita si entra uno alla volta in modo da evitare di riempire i locali delle attività commerciali. Disposizioni che in questi primi due giorni hanno cambiato il volto della città, dove il numero delle macchine in circolazione è diminuito drasticamente. A Trapani le strade si sono svuotate, con diversi locali, ristoranti e negozi che hanno deciso di chiudere. E già ieri sera in città, avvolta nel silenzio, l’armosfera era surreale, con pochissime auto in giro e tutto chiuso. L’imperativo per tutti è di restare a casa, evitando per quanto possibile gli spostamenti e di stare in contatto con altre persone.
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