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mercoledì, Maggio 1, 2024
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Da Marsala a Favignana, la droga viaggiava in aliscafo

La polizia ha smantellato una banda di spacciatori: quattro arresti e quattordici indagati

Quattro arresti e quattordici indagati. Il bilancio di una operazione antidroga, condotta a Marsala, dagli agenti del locale commissariato e dai loro colleghi della Squadra mobile di Trapani che sono riusciti a smantellare un canale di approvvigionamento di cocaina ed eroina  che ruotava attorno alla figura di due fratelli. Si tratta di Vincenzo e Alessio Sparla, rispettivamente di 36 e 34 anni, finiti in carcere in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trapani. Agli arresti domiciliari, con l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico, invece, Nicolò Titone di 49 anni e Ignazio Mannone di 29. L’indagine aveva preso il via nel febbraio del 2017 quando i poliziotti fecero irruzione in una abitazione di piazza Carmine trasformata, secondo la tesi accusatoria da due fratelli, in una centrale di spaccio. Dalle risultanze raccolte dagli investigatori sarebbe emerso che Vincenzo e Alessio Sparla erano diventati i principali approvvigionatori di “coca” nella “piazza” marsalese. Ma non solo, perché attraverso una fitta rete di fiancheggiatori e pusher riuscivano a rifornire di droga anche li Favignana. Qui, peraltro, potevano contare sulla collaborazione di Mannone. Era lui – dicono i poliziotti – ad importare l’eroina sull’isola. La sostanza stupefacente viaggiava sugli aliscafi in partenza dal porto di Marsala. Altro punto di riferimento dei fratelli Sparla, era Titone con alle spalle  precedenti specifici, nonché per  reati contro il patrimonio e in materia di armi. Durante le indagini, Alessio Sparla  e Ignazio Mannone erano stati già arrestati per detenzione ai fini di spaccio e per cessione di cocaina. In particolare, a seguito di una perquisizione domiciliare, Alessio Sparla era stato trovato in possesso di un cospicuo quantitativo di cocaina destinata allo spaccio, mentre  Mannone  era stato bloccato a seguito di una cessione di droga ad un assuntore marsalese. Durante una perquisizione eseguita nell’abitazione di Vincenzo Sparla, gli agenti di polizia avrebbero rinvenuto e sequestrato una pistola Beretta calibro 7.65 completa di munizionamento,  occultata nella camera da letto e detenuta illegalmente (Lu.Tod)

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