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Malasanità, i dettagli dell’operazione. Il terremoto all’alba di oggi per l’Asp di Trapani

Il terremoto che si è abbattuto sulla sanità trapanese, con appalti irregolari, concorsi pilotati e anche un caso di molestie sessuali, non ha risparmiato la politica. Tra gli indagati dell’operazione della Guardia di finanza, infatti, ci sono la presidente del Consiglio comunale di Trapani, Annalisa Bianco, e il consigliere Gaspare Gianformaggio.
La prima è finita agli arresti domiciliari. Indagato a piede libero, invece, il secondo. Secondo l’accusa il consigliere di Fratelli d’Italia avrebbe favorito un suo amico, Giuseppe Vultaggio anche lui, nello scorso mandato, consigliere comunale a Salemi, mettendolo a conoscenze degli argomenti relativi al concorso dell’Azienda Provinciale “Per esperti amministrativi”.
Per agevolare l’amico, Gianformaggio si sarebbe rivolto al direttore sanitario Gioacchino Oddo – finito in carcere – che contattando la presidente di commissione, Antonina La Commare, indagata a piede libero, avrebbe mostrato le domande d’esame al consigliere comunale. Dalle indagini sarebbe emerso, inoltre, che Oddo, “abusando del suo ruolo, avrebbe indotto Nunzia La Franca ad intrattenere con lui una serie di rapporti sessuali a fronte del suo interessamento per fare avere alla donna il rinnovo della patente di guida speciale” alla quale era sottoposta. Annalisa Bianco, invece, assunta dall’Asp con la procedura click day, come collaboratore amministrativo professionale, avrebbe saputo in anticipo gli argomenti e le domande del concorso. Ad informarla sarebbe stata la funzionaria dell’Asp Giuseppa Messina anche lei finita in carcere. Gli altri indagati sono: Fabio Damiani ex manager dell’Asp di Trapani già finito in carcere nel maggio del 2020 nell’ambito dell’operazione “Sorella Sanità”; Antonella Federico; Giovanni Iacono Fullone; Alberto Adragna, presidente dell’Ordine degli Odontoiatri di Trapani che con Bartolomeo Gisone, direttore sanitario del noto laboratorio d’analisi cliniche trapanese Baiata, avrebbero indotto “il personale ASP a redigere atti ideologicamente falsi omettendo l’indicazione di Adragna quale soggetto positivo al Covid nel 2021”. Ed ancora, Antonino Sparaco e Attilio Giuseppe Bonavires anche loro finiti agli arresti domiciliari.

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