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Istituto “Abele Damiani” di Marsala: criticità e chiarimenti del Dirigente Scolastico

‘Prima di rispondere e chiarire punto per punto le informazioni distorte date del commissario del
Libero Consorzio di Trapani, dottor Giovanni Cerami, e riportate su diversi organi di stampa,
sarebbe opportuno che lo stesso Commissario, proprio per “verità e chiarezza”, in virtù delle
competenze che la legge 23/96 assegna agli Enti locali (manutenzione ordinaria e straordinaria
degli edifici: messa in sicurezza degli edifici, messa a norma degli impianti; costruzione di
nuove scuole; spese per le utenze elettriche e telefoniche, per la provvista dell’acqua e del
gas, per il riscaldamento ed per i relativi impianti, etc.) desse risposte ai seguenti quesiti:
● Perché dall’a.s. 2017/2018 gli alunni e il personale del Damiani sono senza riscaldamenti,
nonostante i finanziamenti pervenuti dallo stato e dalla regione, anche per l’emergenza
covid, e malgrado le richieste da parte della scuola e le azioni di protesta messe in atto da
parte degli studenti gli interventi sono stati disattesi? Cosa ha previsto il responsabile
dell’edilizia scolastica in vista dell’imminente inverno? Per quanto tempo si dovrà rimanere
al freddo ed al gelo?
● Come mai gli allievi di questa Istituzione scolastica dall’anno 2017/18 sono senza palestra
(nonostante i finanziamenti ottenuti dal Miur attraverso i Pon), e i lavori iniziati a Marzo
2021 ad oggi non sono stati consegnati e all’interno della palestra continua a piovere?
Alla consegna dei lavori, l’ufficio competente produrrà al comando dei vigili del fuoco il
progetto di adeguamento ai sensi dell’art.3 del DPR 151/2011 per rendere agibile e fruibile
la struttura?
● Perché nonostante il finanziamento (uno dei 15 in Sicilia) ottenuto con il progetto di
sostenibilità ambientale “Facciamo Eco Scuola” del M5S, già accreditato a
quest’Istituzione da marzo 2020 , per un impianto fotovoltaico da 15 kwh e solare termico
da 1200 litri, non si è ancora data l’autorizzazione a realizzarli e installarli? Detti impianti
non produrrebbero sostenibilità ambientale e un notevole risparmio per le pubbliche finanze
dell’Ente locale?
● Come mai questa scuola dal 2015, nonostante la legge 23/96, non percepisce nulla per la
manutenzione e non vengono neanche rimborsate le utenze telefoniche e idriche di
competenza di codesto Ente?
● Perché da tre anni il L.C.C. di Trapani, nonostante i fondi messi a disposizione dalla
Regione Sicilia (Circolare n 9 del 11/05/2021), che stanzia € 30.000 annui da destinare alle
scuole per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, non ha mai richiesto tali
somme, con una perdita, quindi, di € 90.000 solo per l’Istituto Damiani?
Detti interventi potrebbero certamente risolvere tante criticità.
“Avere a cuore il diritto allo studio degli studenti” e la sicurezza dell’intera comunità
scolastica, così come sostiene il commissario dott. Cerami, significa dare risposte a
questi interrogativi.
In riscontro, invece, a quanto dichiarato dal commissario del L.C.C. di Trapani, dott. Cerami, in
merito alla problematica delle aule interdette e alle responsabilità imputate al Dirigente Scolastico,
si torna ancora una volta a ribadire che questa Dirigenza ha sempre operato nel rispetto delle
regole e della normativa vigente nell’ambito dell’autonomia scolastica, anche nell’attribuzione
dell’incarico al professionista Prof. Ing. Nunzio Scibilia, su delega del Consiglio di Istituto.
In merito a questo incarico il L.C.C. di Trapani non ha alcuna competenza né in materia di
autonomia didattica, organizzativa e gestionale di una istituzione scolastica e tantomeno riguardo
alle modalità e ai tempi di pagamento del professionista.
A tal proposito, occorre fare una breve presentazione del prof. Scibilia (che il commissario ha
dichiarato di non conoscere).
Dal 1988 è docente ordinario di Tecnica delle costruzioni presso l’Ateneo di Palermo, autore
di 100 memorie tecnico-scientifiche e membro delle più importanti associazioni strutturiste a livello
nazionale e internazionale, tra l’altro è stato il progettista della Circonvallazione di Palermo e delle
strutture di sostegno di travelift nel Porto di Trapani, della Banchina Isolella, delle opere realizzate
per le gare di qualificazione alla XXXII Coppa America.
Il prof.ing. Nunzio Scibilia, luminare nel settore dell’edilizia e delle costruzioni, attraverso una
perizia approfondita, ha dimostrato che i calcoli forniti da chi ha redatto la verifica di vulnerabilità
sismica per il L.C.C., Società EIDOS CONSULTING S.r.l. di Agrigento, permettono di poter
utilizzare le 16 aule interdette in piena sicurezza, così anche l’Aula Magna attraverso un
intervento strutturale esterno, senza interruzione di pubblico servizio.
Per la realizzazione di tali lavori, si potrebbero utilizzare, come sostenuto dallo stesso Prof.Ing.
Scibilia, le già menzionate somme messe a disposizione dalla Regione Sicilia per interventi di
manutenzione ordinaria e straordinaria, somme che, si torna a ribadire, il LCC di Trapani non ha
mai richiesto e che rifiuta da 3 anni.
In considerazione di quanto detto, l’intera comunità scolastica, oggi, si chiede: se le aule sono
sicure e con € 30.000 si può avere la piena sicurezza dal punto di vista sismico anche dell’Aula
Magna, perché si dovrebbero spendere € 2.500.000 per un progetto che, come dichiara il
commissario, l’ufficio tecnico sta completando di predisporre, permettendo di raggiungere lo stesso
risultato con l’aggravio inoltre di demolire l’Aula Magna, locale che riveste un’importanza storica
per la città di Marsala?
Inoltre, nella sua perizia approfondita, l’Ing. Scibilia mette in evidenza che dal tabulato dei calcoli
fatti dal tecnico scelto dalla provincia risulta quanto segue:
“1. L’indice IS-V = 0, calcolato dall’ing. G. Rizzo, allo stato attuale non trova riscontro nei tabulati di
calcolo consegnati dal professionista alla Committenza, in quanto dai fascicoli di calcolo il suddetto
indice, ottenuto da analisi pushover, risulta > 1,00.

  1. Un indice IS-V = 0 comporterebbe una resistenza nulla dell’edificio alle azioni orizzontali di
    qualsiasi natura, ad esempio quella del vento, e tale risultato numerico risulta inaccettabile per
    ovvie ragioni.”
    Per ciò che attiene, invece, alle stanze del convitto parzialmente e temporaneamente adibite ad aule, il
    commissario, dott. Cerami, fa riferimento ai parametri del D.M 1975 sulla superficie/alunno per le
    scuole Superiori, che sono ben diversi dall’attuale normativa prevista oggi a causa dell’emergenza
    Covid.
    Per quanto riguarda l’impossibilità di utilizzare altre aule dell’Università, situate all’interno del perimetro
    scolastico e nate per questa Istituzione, si torna a ribadire che, malgrado il comodato d’uso trentennale
    gratuito stipulato tra il LCC di Trapani e la Facoltà di Viticoltura ed Enologia, il codice civile all’art. 1809
    recita “Se però, durante il termine convenuto o prima che il comodatario abbia cessato di servirsi della
    cosa, sopravviene un urgente e impreveduto bisogno al comodante, questi può esigerne la restituzione
    immediata”; pertanto, a parere dello scrivente, il diritto allo studio degli allievi di scuola secondaria di
    secondo grado, in pieno obbligo scolastico e formativo, ha la priorità assoluta rispetto al mantenimento
    di tale comodato e di conseguenza qualsiasi accordo tra l’amministrazione comunale e L.C.C.
    risulterebbe nullo.
    Per ciò che riguarda l’ispezione effettuata dai tecnici del L.C.C. di Trapani, occorre intanto dire che
    sarebbe stata buona norma annunciarla, anziché presentarsi senza passare dall’entrata principale e
    senza esibire i green pass necessari per accedere ai pubblici edifici, e procedere solo
    successivamente alla verifica della sistemazione delle classi.
    In merito all’indicazione da parte dei tecnici delle distribuzione di 17 classi (e non 16),
    il commissario sa che esistono classi articolate e che in alcuni momenti della giornata e per alcune
    discipline le classi vanno sdoppiate; da qui la spiegazione dell’esistenza di 17 e non 16 aule;
    contrariamente a quanto detto dallo stesso.
    Si conferma inoltre che le classi ubicate presso le tre aule dell’università sono operative dal primo
    giorno di scuola; pertanto, se i tecnici del LCC di Trapani non hanno effettuato l’ispezione nei locali
    dell’Università, la responsabilità non può essere del Dirigente; infatti, senza quelle aule, l’istituto
    avrebbe avuto bisogno di 19 locali, anziché 16.
    Anche in questo caso, sostenere che le tre aule dell’Università non vengano utilizzate, risulta
    assolutamente privo di fondamento.
    In merito alla priorità di utilizzare i locali del convitto come aule e non come stanze dei Convittori, in
    virtù dell’art.20 della legge n. 889 del 20/06/1931, citata dal Commissario, lo stesso dovrebbe sapere
    che i convitti annessi alle Istituzioni scolastiche sono nati tra gli anni 50-60 e la legge a cui fa
    riferimento è stata superata dalla legge 23/96 art.3 e ribadita dalla circ. del 6 agosto 1998 n. 23 in
    Gazzetta Ufficiale del 20/08/1998 n.193.
    Si ricorda al L.L.C. di Trapani che il Convitto annesso all’Istituto Agrario esiste dagli anni 50 e dipende
    dal punto di vista giuridico, gestionale e funzionale dal Ministero dell’Istruzione, con un codice
    meccanografico specifico che dà diritto alla mobilità del personale docente – educativo e del personale
    ATA (circa 40 persone dipendenti esclusivamente dal Ministero dell’Istruzione).
    Le competenze del L.C.C. di Trapani si esplicano soltanto in funzione della legge 23/96.
    Né tantomeno il Dirigente Scolastico può decidere lo spostamento degli allievi.
    Se in passato ciò è avvenuto, la motivazione è da attribuire al fatto che il Convitto si trovava in fase di
    ristrutturazione, come il Responsabile del servizio edilizia del L.C.C. di Trapani sa in qualità di RUP.
    Questa rappresenta la reale ed esatta ricostruzione dei fatti che fornisce alla pubblica
    opinione tutti i chiarimenti riguardo alle problematiche dell’Istituto “Abele Damiani” di
    Marsala.
    Sarebbe opportuno, pertanto, che il L.C.C. di Trapani, in virtù della legge 23/96, assicurasse
    a tutte le scuole superiori lo stesso trattamento, per permettere così a tutti gli allievi di poter
    esercitare il legittimo diritto allo studio e per consentire a tutto il personale di operare in
    serenità e sicurezza’.
    Marsala, 13-10-2021 Il Dirigente Scolastico
    Dott. Domenico Pocorobba
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