I lavori, eseguiti in un’area da adibire a parcheggio, non erano stati autorizzati
di Nicola Baldarotta
Con l’accusa di abusi edilizi e abusi paesaggistici, a comparire davanti al Giudice Monocratico del Tribunale di Trapani, il prossimo 15 dicembre, sarà l’imprenditore Riccardo Agliano titolare della impresa edile “Barbarossa Service srl”.
Agliano, si ricorderà, è l’imprenditore che con le sue denunce fece partire l’indagine che portò al “caso parcheggi di Erice” e che coinvolse la sindaca Daniela Toscano Pecorella, il consigliere comunale di Trapani, nonchè fratello della sindaca, Massimo Toscano Pecorella. Oggi, quella vicenda è di fatto chiusa con l’archiviazione del caso richiesta dal PM Belvisi ma gli strascichi no. Il marito della sindaca e lo stesso imprenditore Agliano, infatti, sono protagonisti di un’altra vicenda sfociata nelle aule giudiziarie per questioni di stalking (Agliano e la moglie sarebbero le vittime).
L’imprenditore trapanese, tornando ai fatti odierni, dovrà rispondere dei reati a lui contestati in merito ad alcuni lavori che, nella qualità di amministratore della ditta “Barbarossa service srl” fece realizzare lavori di spianamento e livellamento nell’area di proprietà di terzi affittata dalla ditta per realizzarvi un parcheggio. I permessi per realizzare quei lavori, questa una delle accuse, non c’erano e, inoltre, quella era un’area sottoposta a vincolo paesaggistico e necessitava di parere della Soprintendenza.
Quei lavori senza autorizzazione, in pratica, avrebbero danneggiato o deteriorato la folta vegetazione presente nell’area compremettendo lo stato di conservazione di un habitat all’interno di un sito protetto.
L’indagine si sviluppò a seguito delle verifiche disposte sui luoghi dagli uffici comunali di Erice che, per l’appunto, contestarono i lavori ad Agliano.