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Mostra antologica di Antonio Sanfilippo nel centenario della sua nascita, a Partanna e Palermo

L’appuntamento è per giovedì prossimo, 21 dicembre, alle ore 11:00 nel Castello Grifeo (piazza Benvenuto Grifeo) di Partanna.

Giovedì 21 dicembre 2023, in occasione della ricorrenza del centenario della nascita dell’arti-sta Antonio Sanfilippo, sarà presentata al pubblico la prima mostra antologica diffusa, “Antonio Sanfilippo. Segni Forme, Sogni della Pittura. Cento Anni” promossa da Comune di Partanna, e con il sostegno del Dipartimento Regionale e dell’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Iden-tità Siciliana, con la Fondazione Sebastiano Tusa, Fondazione Sicilia, Sicily Art and Culture, e in collaborazione con l’Archivio Accardi Sanfilippo di Roma.

La mostra, a cura di Bruno Corà, presenta più di cento lavori provenienti da collezioni pubbli-che e private, di uno dei maggiori protagonisti della storia dell’arte del XXI secolo, esposti in quattro luoghi della Sicilia: il Villino Scerbi, Comune di Partanna; il Castello Grifeo di compe-tenza del Parco Archeologico di Selinunte Cave di Tusa e Pantelleria; il Riso – Museo regio-nale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo; Villa Zito sede della Fondazione Sicilia.

«L’opportunità di ospitare opere di pregio di un artista siciliano come Antonio Sanfilippo, – dichiara l’Assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – riveste un valore culturale e storico di eccezionale rilevanza. Attraverso queste opere, vo-gliamo preservare e promuovere l’eredità artistica della Sicilia, offrendo al pubblico una pro-spettiva unica sulla ricchezza e la diversità della produzione artistica locale. Un’opportunità per sottolineare il ruolo cruciale che gli artisti siciliani hanno svolto nella scena artistica nazio-nale ed europea».

«La Fondazione Sebastiano Tusa, che si propone la missione di tutelare, divulgare, promuo-vere e valorizzare l’opera e la figura di Sebastiano Tusa in Italia e nel mondo, intendendo onorare il suo nome e ciò che nella sua vita ha sempre valorizzato, divulgato e promosso, portando il patrimonio culturale della Sicilia al centro dei dibattiti culturali internazionali e po-nendola in primo piano per la prestigiosa progettazione da lui realizzata, ha pertanto ideato – dichiara Valeria Li Vigni, Presidente della Fondazione – una mostra diffusa in rete per celebrare la preziosa evoluzione del Maestro Antonio Sanfilippo e l’evoluzione del suo linguaggio che ha contrassegnato un cambiamento radicale nella produzione dell’arte negli anni ’60 in Italia e in Europa. Bruno Corà, curatore della mostra, ha immaginato un percorso espositivo fra Partanna (TP) e Palermo, che parte cronologicamente dal Villino di Scerbi che, con il ritrova-mento del dipinto murale, fortemente sostenuto e voluto da Sebastiano Tusa, ha dato lustro a una ricerca fondamentale del linguaggio stilistico giovanile dell’artista, per proseguire presso il Museo archeologico di Castello Grifeo a Partanna (TP) dove saranno esposte le sue opere giovanili provenienti da collezioni private, e successivamente il RISO – Museo regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo e Villa Zito, sede della Fondazione Sicilia, con opere provenienti da istituzioni museali nazionali, pubbliche, come la Galleria Nazionale d’Arte Mo-derna di Roma, la Galleria Civica d’Arte Moderna di Torino, il Mart di Rovereto, la Fondazione Prada e infine l’Archivio privato Accardi Sanfilippo di Roma, oltre a collezioni private.

«Antonio Sanfilippo – afferma Corà – finissima personalità artistica esordita nell’immediato dopoguerra, esponente di una nuova generazione di artisti siciliani tra cui si distinguevano Pietro Consagra, Carla Accardi e Ugo Attardi, si dimostrava limpida vena immaginaria capace di concepire e visualizzare momenti, figure, spazi a lungo osservati e meditati nella propria terra, in forme archetipe, di più estesi richiami, nella coscienza individuale e collettiva, av-viando quella nuova stagione di arte astratta italiana capace, dopo l’isolamento prodotto dal fascismo, di ricongiungersi alle più avanzate proposizioni dell’arte europea e internazionale».

«Con la mostra Segni, Forme, Sogni della Pittura, ospitata nella sede di Villa Zito, la Fonda-zione Sicilia prosegue la progettualità volta alla valorizzazione della cultura artistica siciliana, partecipando ad una modalità espositiva condivisa e diffusa sul territorio siciliano, in collabo-razione con i partner istituzionali dell’iniziativa e la Fondazione Tusa. Per la prima volta a Palermo, la mostra di Antonio Sanfilippo raccoglie lo straordinario percorso creativo curato da Bruno Corà, e rappresenta l’occasione per conoscere la personalità poetica di un autore che ha segnato la produzione artistica italiana, tanto quanto europea all’indomani del secondo conflitto bellico, partecipando al rinnovamento culturale insieme a Carla Accardi e Pietro Con-sagra. Siamo grati alla Fondazione Tusa e alla sua Presidente Valeria Li Vigni, per avere promosso un progetto tanto ambizioso che riporta finalmente in Sicilia il patrimonio di opere di un interprete che ha segnato la storia dell’arte del XXI secolo». Così dichiara l’avv. Raffaele Bonsignore, Presidente della Fondazione Sicilia.

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