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venerdì, Aprile 19, 2024
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Scrivono associazioni e organizzazioni sul caso Marsala e i manifesti contro il decreto Zan

‘I manifesti contro il ddl Zan comparsi negli ultimi giorni davanti alle scuole ed agli asili marsalesi rappresentano l’ennesimo episodio preoccupante di una minoranza  che non difende la vita, ma alimenta l’intolleranza attraverso la totale disinformazione. Succede ancora una volta a Marsala e non possiamo considerare, purtroppo, ciò che è avvenuto un episodio isolato, dovendo essere posto in stretta correlazione con l’istituzione, in Consiglio comunale, del registro dei bambini mai nati, cui ha fatto seguito le esternazioni  offensive di Don Bruno (che, ricordiamo, ha paragonato le donne che praticano l’aborto al medico di Auschwitz) ed ora culminata con le “vele” ed i messaggi distorti e falsi, collocati davanti alle scuole. Pur difendendo la libertà di pensiero, che – è necessario ribadire – non viene in alcun modo messa in discussione dal testo del ddl Zan, riteniamo necessario, ancora una volta, richiamare l’attenzione delle cittadine e dei cittadini di Marsala affinché stigmatizzino simili condotte e messaggi così violenti oltreché intrisi di pericolose falsità. Ma soprattutto vogliamo rivolgerci, ancora una volta all’Amministrazione comunale ed alla Giunta di questa città, chiedendo di farsi portavoce di momenti di confronto sulla diversità, senza pregiudizi e preconcetti, difendendo sempre la legalità ed i principi fondamentali della Carta Costituzionale. Cogliamo l’occasione, anche, per comunicare la nostra soddisfazione per la scelta del consigliere di maggioranza Avv. Cavasino,  – che si auspica sia condivisa da altri consiglieri – il quale ha chiesto con forza l’annullamento della delibera sul registro dei bambini mai nati, avendo evidenziato la grave violazione dei diritti fondamentali delle Donne conseguente a quest’atto amministrativo, malcelata dietro rivendicazioni ideologiche del tutto disancorate dal comune sentire e dalle oggettive istanze di tutela del diritto di autodeterminazione delle Donne, come riconosciuto e sancito dalla normativa vigente. Apprendiamo che le famose vele oggi sono comparse anche ad Alcamo, a dimostrazione che non è un evento occasionale, ma un’azione organizzata per creare disinformazione su un tema così delicato.Il nostro paese non ha bisogno di strumenti che colpevolizzino le donne né di azioni simboliche che diffondono concetti fuorvianti e falsi fra i cittadini e ancor più nelle scuole, luoghi di cultura e di crescita, dove ogni ragazza e ragazzo devono fare il proprio percorso di crescita, apprezzando la diversità, professando l’inclusione e la tolleranza, nel presupposto necessario del rispetto dell’ALTRO DA SE’.

Antonella Granello Responsabile pari opportunità CGIL Trapani

Valentina Colli Presidente Udi Trapani

Valentina Villabuona Presidente Punto Dritto

C.P. O. Avvocati Marsala

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