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È morto Vincenzo Agostino

di Chiara Conticello

Una vita dedicata alla ricerca della verità, quella per suo figlio Nino e sua nuora Ida.

Si è spento oggi, all’età di 87 anni, Vincenzo Agostino. La sua barba e i suoi capelli furono uno dei simboli della lotta a Cosa Nostra: il signor Vincenzo, infatti, decise che li avrebbe tagliati solo dopo che fosse stata fatta verità sui mandanti dell’omicidio di suo figlio e sul depistaggio delle indagini.

Il figlio Antonino fu ucciso, insieme alla moglie Ida Castelluccio (incinta del primo figlio), il 5 agosto del 1989 a Villagrazia di Carini, proprio davanti casa di Vincenzo Agostino e della moglie Augusta Schiera.

Il giovane Nino lavorava ufficialmente al servizio Volanti del commissariato San Lorenzo di Palermo ma, in realtà, era (come avrebbero accertato le successive indagini sull’omicidio) un informatore esterno dei servizi segreti civili, impegnato nella caccia ai latitanti di mafia.

“Solo” 34 anni dopo, la corte d’Assiste d’Appello di Palermo, dopo anni di depistaggi, ha confermato la condanna all’ergastolo per il boss Nino Madonia.

«La ragione dell’omicidio – aveva scritto il gup Alfredo Montalto nella sentenza di primo grado – sta nei rapporti che Cosa Nostra, e nel caso specifico la cosca dei Madonia, intratteneva con esponenti importanti delle forze dell’ordine collegati i servizi di sicurezza dello Stato».

Gli stessi 34 anni alla ricerca della verità, senza mai dimenticare anche il dolore altrui. Perchè Vincenzo Agostino è stato vicino anche ad altri familiari di vittime di mafia. L’anno scorso, ad esempio, fu anche presente a Pizzolungo per le iniziative “Non ti scordar di me” in occasione del 38esimo anniversario della strage che causò la morte di Barbara Rizzo e dei due gemellini Salvatore e Giuseppe Asta.

«Solo la verità ci renderà liberi» aveva detto, all’arresto di Matteo Messina Denaro, ai nostri microfoni.

E adesso Vincenzo Agostino ha trovato forse quella pace che meritava, dopo tanti anni di dolore.

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