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martedì, Aprile 23, 2024
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La protesta dei “catalogatori”

La protesta dei “Catalogatori” è approdata anche a Trapani, presso la Soprintendenza dei Beni Culturali, dove dall’11 novembre è in atto lo stato di agitazione del personale. I “catalogatori”, inquadrati all’interno della “Servizi Ausiliari Sicilia SCpA”, che avrebbero dovuto essere assorbiti dalla Regione, da anni svolgono oltre ai compiti relativi alla catalogazione, altre mansioni di supporto all’Amministrazione (vincolistica, sanatorie, collaborazione al piano paesaggistico, pareri). L’attuazione del comma 2 della legge regionale del 2007, consentirebbe l’utilizzo del personale per tutti i compiti d’istituto, presso quella stessa Amministrazione che oggi risulta depauperata di quasi tutto il personale laureato e diplomato, anche in conseguenza della massiccia mole di pensionamenti degli ultimi anni. L’assorbimento, peraltro presente da quasi trent’anni negli uffici del Dipartimento dei Beni Culturali, consentirebbe inoltre un notevole risparmio economico per le casse regionali, come attestato in una relazione tecnica dell’ assessore Sebastiano Tusa, scomparso in un grave incidente aereo ed inviata alla Giunta di Governo, in cui precisava che “la stabilizzazione di detto personale nei ruoli regionali non avrebbe comportato alcun aggravio di spesa, ma evidenti risparmi per ciò che riguarda i tributi e l’IVA versati alla SAS, pari a circa 1 milione e 300 mila euro annui, oltre ai contributi previdenziali di cui il Fondo Sicilia verrebbe a beneficiare, sia per quelli da versare in futuro, che per quelli già interamente versati all’I.N.P.S., quantificati presumibilmente in più di 20 milioni di euro”. La recente delibera della Giunta Regionale n. 361 del 10/10/2019 riguardante il Piano triennale del fabbisogno di personale, ha sottolineato la necessità per l’Amministrazione Pubblica regionale di procedere al rafforzamento dell’area dei Beni Culturali. “La protesta proseguirà – sottolineano i catalogatori in una nota – fin quando non otterranno delle risposte concrete da parte della Regione”.

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