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giovedì, Aprile 25, 2024
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Coronavirus, la Sicilia pronta al contrasto

Di Pamela Giacomarro

Si è appena conclusa al palazzo della Regione a Catania la conferenza stampa indetta dall’assessore regionale alla salute, Ruggero Razza al termine della riunione dell’unità di crisi dedicata al Coronavirus. “Tutti negativi casi sospetti in Sicilia – ha affermato l’assessore – la nostra Regione si è dotata autonomamente per fare il tampone per il coronavirus”. “Sull’eventuale sospensione dei grandi eventi – ha ancora sottolineato – desidero da questo punto di vista rasserenare tutti. E’ un tema su cui ragioneremo col Governo nazionale e l’ufficio del commissario per l’emergenza. Razza ha rassicurato tutti sulla capacità della Regione di affrontare eventuali casi di contagio: “La Sicilia può contare su 70 posti letto d’infettologia in tutta la regione e coprono l’intero territorio regionale. Probabilmente ci chiederemo nelle prossime ore se l’organizzazione dei percorsi per le malattie infettive non debba essere affrontata in maniera diversa perchè oltre ai casi sospetti c’è la normale attività che deve proseguire serenamente. Per le analisi – ha aggiunto Razza – sono stati individuati gli hub del Policlinico di Palermo e di Catania coi loro laboratori di analisi”. Inoltre, verranno individuate due aree, una nella Sicilia occidentale ed una nella Sicilia Orientale per l’eventuale messa in quarantena. Restano validi, per il resto, i suggerimenti forniti dal ministero della salute. In presenza di sintomi influenzali sospetti (febbre, tosse, difficoltà respiratorie, dolori muscolari e stanchezza) se si è tornati da un viaggio in Cina da meno di 14 giorni o si è stati a contatto con persone tornate dalla Cina da meno di 14 giorni, non bisogna andare al Pronto Soccorso, ma chiamare il medico di famiglia. in alternativa, chiamare il numero del ministero della salute: 1500 che risponde in diverse lingue o il 112, numero unico d’emergenza attivo in tutta la Sicilia.

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