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Divieto di spostamento tra Comuni, chiesto parere in Prefettura per “Trapani-Erice”

di Mario Torrente

Con il nuovo decreto per contrastare il dilagare del coronavirus, annunciato sabato notte dal premier Conte, è scattata una ulteriore stretta sugli spostamenti da un Comune all’altro. Compresi quelli tra Trapani ed Erice che di fatto ricadono però in un unico centro urbano. Si deve restare nel proprio comune di residenza. Anche per fare la spesa.

Il base all’ultimo decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri è vietato sposarti da un comune all’altro, salvo per esigente di lavoro e motivi di salute. Questo vuol dire che per andare a fare la spesa bisogna restare nel proprio comune di residenza. Quindi, attenendosi alla lettera al provvedimento firmato ieri dal premier Conte, i cittadini ericini potranno andare solo nei supermercati presenti nel loro territorio, e non in quelli che si trovano nel limitrofo Comune di Trapani. Lo stesso vale per i cittadini trapanesi, anche se il centro urbano di fatto è unico, visto che i due comuni sono tra loro incorporati, con i “confini” che passano anche da strade come le vie Marconi, Convento San Francesco di Paola e Madonna di Fatima, tanto per citare alcune centrali arterie viarie. Da un lato c’è Erice, dall’altro Trapani. Una questione antica, che in questi giorni di emergenza per il coronavirus tra facendo riemergere i paradossi di un territorio unico ma amministrativamente diviso in due. E attenendosi scrupolosamente alle ultime disposizioni arrivate dal governo nazionale, decreto alla mano, tecnicamente non sarebbe possibile passare da un comune all’altro, nemmeno se si tratta di attraversare una strada. Anche per andare a fare la spesa o comprare qualcosa nel negozio che si trova davanti casa, ma che ricade però nell’altro Comune dove non si è residenti per pochi metri. Lo stesso per i supermercati che non si trovano nel proprio territorio di residenza. Una situazione per cui i sindaci di Trapani ed Erice, Giacomo Tranchida e Daniela Toscano hanno chiesto chiarimenti in Prefettura. Si resta in attesa di una riposta da parte di Palazzo del Governo, che dovrebbe arrivare nelle prossime ore per capire come comportarsi in quello che di fatto è un unico centro urbano ma diviso in due Comuni.

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