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Il libro della domenica

di Serena Giacalone

Un vero e proprio bestseller, la prima opera di Simonetta Agnello Hornby, edita nel 2002 ed intitolata “La Mennulara” (la raccoglitrice di mandorle).

Un libro tradotto in 19 lingue che ha portato la cultura siciliana in giro per il mondo.

Nella Sicilia del dopoguerra, il paese di Roccacolomba è scosso da un improvviso lutto. A passare a miglior vita è stata una delle donne più umili e al contempo più potenti della comunità agricola, ovvero la domestica, amministratrice e donna di fiducia della famiglia Alfallipe: Maria Rosa Inzerillo, da tutti conosciuta come la mennulara, per via della propria abilità nella raccolta delle mandorle. Prende il via così un racconto che prosegue in due direzioni: da un lato il presente e l’imminente futuro, dall’altro il passato. Sul primo versante troviamo i discendenti della famiglia Alfallipe nominati eredi dell’insospettabile ricchezza della defunta. Da qui, inizia una rocambolesca caccia all’eredità, costellata di trabocchetti pensati dalla stessa mennulara per mettere alla prova l’onestà, la lealtà e la riconoscenza di coloro che lei ha sempre trattato come propri figli, ma da cui non ha mai ricevuto quanto dato. L’avidità, l’irriconoscenza e la fame di ricchezza giocheranno agli stessi ragazzi un brutto scherzo. Sul secondo versante, la narrazione si fa spazio nel passato e ripercorre la vita della protagonista attraverso pettegolezzi e congetture di chi, per un motivo o per un altro, ha avuto a che fare con Maria Rosa nel corso della propria vita. Si scoprono così le origini, l’infanzia difficile, segnata da un brutto episodio, la maturità di una donna forte, intelligente, umile ma piena di dignità, analfabeta ma ricca di cultura, distaccata ma capace di dispensare immenso amore. Un ritratto quello di Maria Rosa Inzerillo che viene reso di difficile comprensione da opinioni divergenti, giudizi contrastanti e sentimenti differenti. Al lettore il compito di valutare, guidato dalla delicata penna dell’autrice, che gli permette di immergersi nel fascino dei ricordi.

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