Sono oltre quattordicimila, Italia, le donne vittime di stalking dal gennaio all’ottobre di quest’anno. I casi perseguiti dai Carabinieri sono oltre novemila, pari al settanta per cento dei casi trattati dalle forze di Polizia.
Per quanto riguarda i maltrattamenti in famiglia, nel 2022 i delitti perseguiti sono stati oltre venticinquemila. Oltre diciottomila i casi trattati dai militari dell’Arma. Lo scorso anno sono state tratte in arresto 1.722 persone per reati connessi con gli atti persecutori, mentre nei primi dieci mesi dell’anno in corso gli arresti sono stati 1.507. Per i maltrattamenti in famiglia, nel 2022, sono stati arrestati 3.339 soggetti.
Nel periodo gennaio – ottobre del 2023 le persone tratte in arresto per maltrattamenti in famiglia sono state 2.897. Nel 2022, per reati di violenza sessuale, l’attività istituzionale condotta ha consentito di trarre in arresto 1.105 persone, mentre nei primi dieci mesi del 2023, gli arresti sono stati 896.
I dati sono stati diffusi oggi, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne dal Comando generale dell’Arma dei Carabinieri. “Non rimanere in silenzio” si intitola invece la campagna di comunicazione dell’Arma, realizzata in collaborazione con alcuni istituti scolastici che hanno aderito al progetto per la legalità e contro la violenza di genere.
La campagna è articolata su diverse iniziative per dire “No!” a qualsiasi forma di comportamento violento o discriminante nei confronti delle donne e contrastare i cosiddetti “reati spia”, spronando le vittime a denunciare. Anche quest’anno le caserme si illuminano di arancione, in adesione alla campagna internazionale “Orange the World”, come segnale tangibile dell’assoluta attenzione dell’Arma che ha il tema tra le sue priorità.
Sul sito www.carabinieri.it è stata dedicata un’intera area tematica sul “codice rosso” dove è possibile trovare anche il “Violenzametro”, un test di autovalutazione, elaborato dal Reparto Analisi Criminologiche del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche, per rilevare i segnali del livello di violenza di genere subita in un rapporto di coppia.
A questo si aggiunge, sin dal 2014, la “Rete nazionale di monitoraggio sul fenomeno della violenza di genere” e il numero “1522” per la violenza e lo stalking. Si sottolinea inoltre il progetto denominato “Una stanza tutta per sé”, consistente nell’allestimento, all’interno di Caserme dell’Arma, di locali idonei all’ascolto protetto di donne vittime di violenza.
Ad oggi sono 174 le stanze istituite su tutto il territorio nazionale. Infine, l’Arma ha partecipato con la Polizia di Stato alla realizzazione del sistema “Scudo”, una banca dati dedicata, volta a fornire agli operatori, nell’immediatezza degli interventi, un quadro informativo completo su eventi pregressi e soggetti coinvolti per consentire di adottare decisioni tempestive e sinergiche.