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Alluvioni 2022, la Regione ha chiesto lo stato di emergenza anche per i Comuni del trapanese

La Regione Siciliana ha deliberato lo stato di emergenza di rilievo nazionale per gli eventi calamitosi che, nei mesi di settembre e ottobre scorsi, hanno creato ingenti danni nel trapanese a seguito dei fenomeni temporaleschi.
Un provvedimento che dovrebbe mettere fine anche alle polemiche sorte dopo gli allagamenti di quei giorni.

Nella relazione del Dipartimento regionale di Protezione Civile viene messo nero su bianco, stavolta chiaramente e senza possibilità di fraintendimenti, che gli eventi meteorologici del 25/26/30 settembre e del 01/09 e 13 ottobre, furono straordinari e che è necessario ristorare sia il publico che il privato per gli ingenti danni che ne sono derivati.

I comuni del Libero Consorzio di Trapani, individuati come rientranti nel provvedimento di emergenza, sono quelli di Partanna, Campobello di Mazara, Mazara del Vallo, Trapani, Erice, Valderice, Misiliscemi, Castelvetrano, Castellammare del Golfo.

Nel documento della Regione si legge che “sono stati eseguiti ulteriori approfondimenti e accertamenti e sono stati realizzati molti interventi di somma urgenza e di ripristino dei luoghi, soprattutto nei territori della città metropolitana di Palermo e dei Liberi Consorzi di Agrigento e Trapani, nei quali, ad oggi, numerosi interventi attendono di essere realizzati per mancanza di fondi”. I soli mezzzi ordinari, in pratica, non bastano e pertanto la richiesta di stato di emergenza di rilievo nazionale è stata avanzata per una durata di sei mesi.

Dalla relazione della Protezione civile regionale si evince che gli effetti al suolo degli eventi meteorici hanno provocato fenomeni di dissesto idrogeologico/idraulico che in taluni casi di grandi dimensioni, determinando gravi danni ad attività commerciali, artigianali, abitazione private; delle infrastrutture viarie. In particolare, l’evento del 13 ottobre 2022, a causa dei gravissimi danni di effetto al suolo ha reso necessario la

convocazione del Centro di Coordinamento dei Soccorsi da parte del Prefetto di Trapani per tutta la giornata. Da una prima molto sommaria stima dei danni, si evince che l’evento ha provocato gravi fenomeni di dissesto idrogeologico/ idraulico in taluni casi di grandi dimensione in particolare nella zona di nel Comune di Misiliscemi nelle frazioni Salina Grande, Marausa, Rilievo Guarrato dove, a causa delle esondazione del

torrente Baiata e del torrente Verderame, si sono verificati allagamenti che hanno interessato scuole, abitazione private che, in taluni casi, si è reso necessario l’intervento di un elicottero dell’aeronautica militare per l’evacuazione di persone in pericolo,. In altri casi, l’evacuazione è avvenuta attraverso l’intervento dei Vigili del fuoco, delle Associazione dei volontari di protezione civile delle forze dell’ordine e dei militari dell’esercito. Inoltre, l’evento ha procurato danni ad attività commerciali, artigianali, alle infrastrutture viarie Statali, Provinciali, comunali e anche all’Autostrada Trapani Birgi. Detti fenomeni, è utile ricordare, hanno aggravato una situazione già compromessa dai dissesti verificatisi a seguito degli eventi meteorici dei giorni 25, 26, 30 settembre 2022, 01 ottobre 2022 e che la mancata individuazione ed esecuzione delle opere necessarie per la risoluzione definitiva, continua ad esporre la popolazione al rischio connesso alle alluvioni ed esondazioni dovute anche a carenze strutturali, alla geomorfologia dei territori, dove si è effettuata una urbanizzazione negli anni notevolissima, e in taluni casi con una pianificazione che non ha tenuto conto del potenziale rischio idrogeologico/idraulico degli stessi.

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