E’ il
momento per fare il punto alla luce degli accadimenti emersi in occasione dell’ultima
processione.
E’ giunto il momento di fare chiarezza, se non su tutto quanto accaduto,
almeno su alcune cose e sul futuro della processione stessa.
L’Unione mestranze già da parecchi anni non è più “unione” in quanto non
rappresenta tutti ma divisa in più fazioni. Da quando ha lasciato la presidenza il capitano
Bosco non ha più avuto un leader autorevole. E’ giunto il momento di
rimodulare gli organi che gestiscono la processione, scorporandoli dall’Unione
maestranze e lasciando ai consoli la gestione del proprio gruppo. Riconoscendo
amore, fatica e sforzi che quotidianamente questi fanno per consentire la
sopravvivenza della processione, ma la gestione collegiale non funziona così
come articolata; non certamente per colpa dei direttivi che nel tempo si sono
succeduti ma per una serie di debolezze insite nell’animo umano. Pertanto ci
permettiamo di suggerire una serie di interventi che possono essere spunto per
discutere su un assetto che garantisca maggiore serenità in seno ai gruppi.
Creare una sorta di Direttorio composto
da 5 persone che non facciano parte di alcuna maestranza e nominati dal Comune
in quanto i gruppi appartengono alla città, dalla curia in quanto portati in
processione e da altre istituzioni. Ilùdirettorio dovrebbe essere composto
dalle seguenti figure e restare in carica per almeno 3 anni: un responsabile
del decoro della processione nominato dall’Amministrazione comunale, un
responsabile del percorso nominato dall’Amministrazione comunale; un
responsabile della liturgia nominato dal
Vescovo; un responsabile del restauro-manutenzione dei gruppi nominato dalla
soprintendenza ai beni culturali; un responsabile dell’ordine pubblico nominato
dal Prefetto. Questo potrebbe essere il primo passo per consentire una
processione con maggior decoro e ritorni ad essere orgoglio per tutti i
trapanesi. Ci auguriamo che al più presto possa essere aperto un tavolo di
confronto.
Wolly Cammareri