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Lo scandalo sulla Sanità, l’Asp di Trapani parte civile

L’Asp di Trapani, nel corso dell’udienza preliminare, si è costituita parte civile nei confronti degli indagati dell’operazione Aspide. Dinnanzi, al Gup alcune delle persone coinvolte nell’ultimo scandalo che ha colpito la sanità locale, hanno dichiarato di voler definire il processo con il rito abbreviato, altre, invece, sono propense per il patteggiamento. L’udienza è stata rinviata al prossimo 17 giugno per le eventuali ulteriori eccezioni e formalizzazione della richiesta dei riti alternativi.  Tredici le misure cautelari emesse dalla Procura di Trapani nell’ambito dell’operazione condotta dai militari della Guardia di finanza.

Ai “domiciliari” Fabio Damiani, ex-manager dell’Asp di Trapani. Indagati anche Gioacchino Oddo, ex direttore sanitario che avrebbe preteso una relazione sessuale per il rinnovo della partente speciale ad una donna e la presidente del Consiglio comunale Anna Lisa Bianco. Le ipotesi di reato contestate a vario titolo agli indagati, riguardano presunte turbative d’asta, corruzione, concussione, abuso d’ufficio e rivelazione di segreti. Oddo, secondo la tesi degli inquirenti, avrebbe ottenuto prestazioni sessuali in cambio del rilascio di una patente speciale ad una donna. Le indagini, coordinate dalla Procura di Trapani e condotte dalle Fiamme gialle avrebbero consentito di portare alla luce un ormai collaudato meccanismo di ‘addomesticamento’ e ‘manipolazione’ di procedure di gara, pubblici concorsi e affidamenti di incarichi dirigenziali all’interno delle strutture sanitarie trapanesi attuato, in un contesto collusivo e secondo una logica clientelare, con la compiacenza di alcuni pubblici ufficiali”. Le indagini, avviate sulla regolarità di un bando di gara indetto dall’Asp di Trapani per la fornitura di attrezzature sanitarie necessarie per fronteggiare l’emergenza sanitaria da Covid-19 da destinare ai reparti di terapia intensiva, secondo l’accusa avrebbero fatto emergere “significative carenze e condotte distorsive nella gestione e nello sviluppo della procedura d’urgenza bandita, andando quindi a turbare la procedura di aggiudicazione a esclusivo vantaggio di una Spa già contrattualmente legata all’Asp”.

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