Il PD e l’autosospensione di 40 iscritti a Marsala

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Ieri la Direzione Provinciale del partito ha approvato un documento
sulla questione dei migranti

La prima è andata. Ieri il Partito Democratico della provincia di Trapani s’è riunito nella sua prima direzione provinciale presieduta dal segretario Domenico Venuti e dalla presidente del partito Valentina Villabuona.

Analisi a tutto campo sulle imminenti elezioni amministrative concentrate soprattutto su Marsala, dove s’è svolta la direzione provinciale, e su Favignana. Proprio da Marsala arriva il documento che non ti aspetti, quello firmato da 48 iscritti al circolo locale del PD che hanno inviato alla stampa un documento autosospendendosi dal partito e, di fatto, dichiarando di avere seri dubbi sulla ricandidatura a sindaco dell’uscente Alberto Di Girolamo.

Risulta paradossale che ciò avviene dopo che il segretario Venuti era andato a Marsala a chiudere accordo per Di Girolamo, mettendo d’accordo tutte le anime del Pd. A Marsala, evidentemente, siamo già al rompete le righe malgrado il tanto decantato spirito unitario che ha caratterizzato la nomina di Venuti e Villabuona nei due ruoli apicali del PD.

Il Segretario Domenico Venuti, contestualmente alla Direzione Provinciale, ha designato la segreteria composta da Nicola Biondo consigliere comunale di Santa Ninfa, Marzia Patti consigliera comunale di Trapani e Giuseppe La Francesca storico dirigente del PD di Pantelleria come segnale di vicinanza alle isole minori spesso dimenticate e marginalizzate. Questi componenti si aggiungono a Francesco Crinelli, vice-segretario provinciale già nominato durante la prima assemblea provinciale.

Durante la direzione sono stati votati due ordini del giorno: cui uno sulla situazione di emergenza venutasi a creare in conseguenza degli incendi che hanno interessato vaste aree boschive e di macchia mediterranea per impegnare i propri eletti a qualsiasi livello ad assumere iniziative per contrastare questo fenomeno. In questa direzione, va l’intervento dell’On. Gucciardi fatto nei giorni scorsi che, insieme ad altri deputati del PD siciliano, ha esortato il Governo regionale a chiedere lo stato di calamità naturale, sostegno ai territori e alla cittadinanza colpita.

A proposito di documenti, sembra significativo quello firmato dai componenti di BASE RIFORMISTA sulla “vertenza” immigrazione. Documento firmato all’unanimità e quindi rappresentativo della linea, questa sì, unitaria che il partito vuole tenere sulla delicata questione.

L’obiettivo da raggiungere rimane la modifica dei decreti sicurezza del governo giallo-verde e dell’ex Ministro Matteo Salvini. La censura nei confronti del Presidente della Regione Nello Musumeci è netta. Non c’è alcun accenno alle polemiche con il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida, protagonista anche lui, di un’ordinanza che ha fatto discutere quando al largo della città c’erano le navi quarantena, ma la linea del Pd trapanese sembra rivolgersi anche a lui, fra le righe. “Condanniamo la deriva sovranista – scrivono nel documento – così come le gravi frasi contro la magistratura colpevole di aver sospeso un’ordinanza palesemente illegittima. La direzione provinciale del Partito Democratico di Trapani, ribadendo l’inadeguatezza del Presidente Musumeci e di quanti preferiscono il populismo alla politica manifesta la sua solidarietà alla Ministra Lamorgese e sollecita i parlamentari nazionali al fine di ottenere entro il mese di settembre la modifica dei decreti sicurezza, così da dimostrare quella discontinuità in tema di immigrazione promessa durante la formazione del governo con il Movimento Cinque stelle”.

Coesi su questo aspetto, adesso rimane da capire come sarà affrontata la vertenza dissidenti in funzione delle imminenti elezioni di Ottobre.