La chiamavano “Concertazione”

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I sindacati discutono la piattaforma unitaria con i sindaci del territorio trapanese

di Fabio Pace

Concertazione è un sostantivo che appartiene al linguaggio politico sindacale del passato. Un termine, però, pregno di significati. Concertazione vuol dire, per ragionare terra terra, che ciascuno, come in una orchestra, deve suonare il proprio strumento, anche con partiture diverse, purché sia la stessa musica e il risultato finale sia armonico e apprezzabile per l’uditorio. “Concertazione” era il termine che indicava la sintesi di un metodo. Oggi che ognuno se la canta e se la suona, i sindacati Cgil Cisl e Uil propongono ai sindaci del trapanese lo stesso spartito: “il patto per il rilancio del territorio” elaborato e discusso nei mesi scorsi dalle tre organizzazioni sindacali. Venerdì 6 settembre le prime riunioni fra i sindacati e il sindaco di Salemi e subito dopo con il primo cittadino di Castelvetrano. Il metodo della concertazione è quello adottato dai tre segretari generali Cgil Cisl Uil Trapani, Filippo Cutrona, Leonardo La Piana ed Eugenio Tumbarello (nella foto da dx: Tumbarello, La Piana, Cutrona) «per mettere insieme tutte le parti istituzionali, imprenditoriali, sociali con un ruolo attivo nello sviluppo del territorio allo scopo di lavorare alla nostra piattaforma di rilancio, affinché Trapani e la sua provincia possano rinascere valorizzando al massimo le tantissime ricchezze naturali, culturali, enogastronomiche». Parole che i tre sindacalisti vergano in un comunicato congiunto aggiungendo che «servono azioni concrete che intendiamo proporre ai sindaci dei comuni per sviluppare i settori cruciali come il turismo, il terziario, l’enogastronomia, l’industria, la pesca, l’agroalimentare, la cantieristica, l’edilizia, le politiche sociali, la scuola, che migliorino il funzionamento della macchina amministrativa degli enti locali e programmino interventi per le periferie». Tra le priorità dei sindacati il tema delle infrastrutture: «rilancio dello scalo aeroportuale Birgi, piano infrastrutturale strategico per il potenziamento dell’area portuale di Trapani, sblocco dei cantieri per i progetti relativi alla viabilità secondaria, ferroviaria, autostradale». «Siamo dell’idea che per avviare lo sviluppo del nostro territorio, per garantire un futuro ai nostri giovani, bisogna unire le forze» concludono i tre segretari generali di Cgil Cisl Uil. Insomma: concertazione.