Il Comune di Trapani ha aperto un contenzioso con l’Assessorato Regionale al Territorio ed Ambiente per recuperare parte di un finanziamento relativo al V stralcio delle opere di urbanizzazione di Villa Rosina e risalente al 1996. L’amministrazione del capoluogo, in pratica, s’è rivolta nuovamente al TAR proponendo ricorso, perché l’assessorato ottemperi ad una sentenza dello stesso Tribunale Amministrativo che aveva già dato ragione al comune, all’epoca proditoriamente escluso dalla graduatoria di finanziamento, e quindi ancora in diritto di avere da Palermo altri 4milioni e 800 mila euro.

Quella sentenza però non fu mai ottemperata dall’Assessorato Regionale al Territorio ed Ambiente, e il fascicolo di contenzioso amministrativo, nonostante il pronunciamento del TAR, è rimasto nei cassetti del comune per anni. L’assessore Safina lo ha recuperato ed ha chiesto all’ARTA che venga rispettata, anche perché il relativo progetto è esecutivo e pronto per essere trasformato in progetto definitivo e cantierato. In assessorato però, a contenzioso in corso, hanno azzerato il relativo capitolo e, quindi i burocrati della Regione non hanno mai trasferito i soldi al comune nonostante la sentenza favorevole al comune. Da qui l’odierno contenzioso ed il ricorso al TAR. L’ARTA oltre ai soldi dovuti dovrebbe anche risarcire il danno, derivante dall’aumento dei costi di realizzazione delle opere.

Il Sindaco Tranchida e l’Assessore ai Lavori Pubblici Safina si sono detti estremamente determinati nell’andare avanti fino in fondo per recuperare quanto dovuto e completare le opere di urbanizzazione del V stralcio. “Villa Rosina – hanno detto i due amministratori – attende una svolta definitiva ormai da decenni e faremo pertanto valere in tutte le sedi i nostri diritti per dare dignità ad una zona di Trapani troppo spesso abbandonata e poco valorizzata”.