Le associazioni ambientaliste hanno vinto, per il momento, la guerra delle carte bollate. Il Tar di Catania su richiesta di WWF Italia, Legambiente Sicilia, Lipu birdlife Italia, LNDC animal protection ed ENPA, ha sospeso il decreto assessoriale firmato da Toni Scilla che, in violazione del precedente pronunciamento del medesimo Tribunale amministrativo, aveva riaperto la caccia.

Con questo nuovo pronunciamento del TAR, quindi, dal 13 settembre la stagione venatoria in Sicilia si ferma nuovamente! Bisognerà aspettare il prossimo 2 ottobre – data di apertura generale della caccia indicata dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ma ostinatamente ignorata dalla Regione Siciliana – per poter riprendere l’attività venatoria nell’Isola; ai cacciatori siciliani rimane la possibilità di sparare solo nelle prossime due giornate di pre-apertura di sabato 11 e domenica 12 settembre; dopo quella data, il TAR ha confermato la sospensione della stagione venatoria fino all’apertura indicata da ISPRA.

Aspro il giudizio delle associazioni ambientaliste secondo le quali, “con questa ulteriore vittoria giudiziaria, sono stati sonoramente bocciati i decreti ‘sparatutto’ dell’Assessore ‘contro la fauna’ Toni Scilla ed è stata riaffermata la legalità e la prioritaria esigenza di tutela della biodiversità”.

La battaglia legale al TAR continuerà per denunciare le gravi e pesanti illegittimità di un calendario venatorio che condanna gli animali scampati alla devastante stagione degli incendi e della siccità.