La Regione ha varato misure di restrizione aggiuntive rispetto a quelle già disposte dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri

di Fabio Pace

Già settemila siciliani, giunti dal nord si sono registrati sul sito costruiresalute.it. Hanno notificato la loro presenza nell’isola appena giunti dal nord Italia, moltissimi dalle zone rosse. Tra le misure di contrasto per contenere il diffondersi del virus COVID-19, sull’intero territorio siciliano la giunta regionale ha aggiunto delle ulteriori misure restrittive. È stata disposta la chiusura di piscine, palestre e centri di benessere. Ai concessionari di servizi di trasporto aereo, ferroviario e navale è fatto obbligo di acquisire e mettere a disposizione del Coordinamento per il contenimento della diffusione del COVID-19 della Presidenza della Regione Siciliana e delle ASP competenti per territorio, i nominativi dei viaggiatori, che vengono in Sicilia dalla Lombardia e dalle province di Province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini; Pesaro e Urbino; Venezia, Padova, Treviso; Asti e Alessandria. Chiunque, a partire dal 23 marzo abbia fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, o sia transitato nelle zone rosse e gialle italiane deve comunicare tale circostanza al comune, al dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio, e al proprio medico con obbligo di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario, mantenendo lo stato di isolamento per 14 giorni dall’arrivo con divieto di contatti sociali, di osservare il divieto di spostamento e di viaggi, di rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza. La mancata osservanza degli obblighi dell’ordinanza comporterà le sanzioni previste dall’art.650 del Codice penale se il fatto non costituisce reato più grave.

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