Una decina di salme nella mattinata di oggi avrebbero dovuto trovare sepoltura presso il cimitero di Trapani. Una procedura programmata e concordata con i parenti dei defunti, tanto che la convocazione per la mattina odierna è giunta ai familiari dalla stessa direzione del cimitero, attraverso le ditte di onoranze funebri che di solito vengono avvisate per tramite PEC. Una prima tumulazione avrebbe dovuto essere eseguita attorno alle 9, come ci riferisce un parente direttamente interessato, a seguire le altre. Sembra però che la tumulazione non sia stata eseguita per nessuna delle salme in attesa a causa della mancanza di personale e che solo alle 11,30 circa la direzione ha dato notizia che non si poteva procedere. Le legittime e animate proteste di alcuni dei parenti in attesa ha richiesto l’intervento dei carabinieri per sedare gli animi. La soluzione è giunta verso mezzogiorno. Si tornerà a tumulare adottando l’escamotage che ha consentito nelle settimane scorse la sepoltura delle salme. Per regolamento sono necessari quattro operatori cimiteriali per la tumulazione. In assenza di personale comunale è stata operata una forzatura regolamentare. S’è considerato come quarto operatore il muratore della ditta appaltatrice che collabora nelle tumulazioni, ancorché questo non sia dipendente comunale. Così s’è fatto fino alle scorse settimane. Poi questo escamotage è stato archiviato, ora, di fronte alla necessità, ripreso. La questione delle sepolture al cimitero è ben più complessa della emergenza registrata oggi. Bisogna distinguere tra sepolture nei loculi e inumazioni. Bisogna tenere conto che vi sono salme in attesa per l’una e per l’altro sistema di seppellimento e che tra cappelle, garage e magazzini vi sono, a rotazione, almeno una ottantina di salme in attesa di sepoltura. Le salme che attendono da più tempo sono quelle che andrebbero inumate in campo.