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Deposito nazionale di scorie: si infiamma la polemica fra i deputati trapanesi

Di Nicola Baldarotta

L’ARS ha approvato ieri pomeriggio la mozione, presentata dal M5S e illustrata in aula dalla deputata trapanese Cristina Ciminnisi, prima firmataria, contro l’ipotesi di realizzazione del deposito nazionale di scorie nucleari in una delle due aree individuate nei comuni di Trapani e Calatafimi Segesta. Il Governo non s’è pronunciato e non è intervenuto in aula. Contro la mozione ha votato il deputato di FdI Giuseppe Bica che, in una nota stampa, continua a sostenere che sia necessaria una maggiore e corretta informazione sulle possibilità di sviluppo del territorio offerte dalla eventuale costruzione del deposito nazionale di scorie. Per Bica “L’unico impatto negativo in questa discussione sembra derivare da informazioni inesatte che creano timori infondati”. Il Deputato regionale di Fratelli d’Italia ritiene sia importante sottolineare i fatto che un progetto di questo tipo potrebbe portare alla creazione di un parco scientifico di alto livello, generando occupazione e attrazione internazionale. Tuttavia, rispetta il dissenso delle comunità locali, poiché sono loro a dover prendere la decisione finale.

Non è affatto vero – gli replica, invece, il deputato regionale del PD, Dario Safina – che in queste settimane sono state diffuse ‘informazioni inesatte che creano timori infondati’. Il lavoro svolto dalle amministrazioni comunali per stilare le relazioni che spiegano perché quei siti non sono idonei, partono da un’analisi attenta e precisa delle peculiarità dei territori e delle loro specificità. Dati scientifici e ambientali, verificabili e verificati, che nulla hanno di inesatto o infondato. Tutte informazioni queste, che la collega Cristina Ciminnisi del Movimento 5 Stelle, prima firmataria della mozione, ha abbondantemente riportato ieri in aula prima della votazione”.
Il problema da sottolineare, per Safina, consiste invece nel fatto che il Governo regionale non si sia schierato contro la realizzazione di questa maxi-discarica nel trapanese rimanendo in silenzio.

La presentataria della mozione, l’onorevole Ciminnisi, afferma che «Il voto dell’aula rende giustizia e dignità ai nostri territori e a tutta l’Isola”. Anche lei si stupisce del voto contrario dell’on. Bica: “La nostra storia, le bellezze paesaggistiche, le eccellenze agroalimentari, le produzioni uniche ed irripetibili, non intendiamo svenderle, né barattarle con un presunto sviluppo economico e sociale che andrebbero nella direzione contraria alla vocazione turistica e agricola dei comuni di Trapani e Calatafimi Segesta e della Sicilia più in generale”. E sottolinea a sua volta il mancato secco NO del Governo regionale che definisce “ancora una volta prono ai dictat di Roma”.

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