L’ASP praticherà nuovi percorsi per l’assistenza ai bambini che nascono prima del tempo previsto dal parto. Ogni anno sono circa 200 i neonati prematuri nel territorio trapanese

Per fare crescere e ottimizzare i livelli di assistenza sanitaria per i bambini nati prematuramente l’ASP di Trapani ha attivato nuovi protocolli di monitoraggio. Se ne è discusso nel corso della Giornata mondiale della prematurità 2019 celebrata ieri presso il reparto di Neonatologia dell’ospedale Sant’Antonio. Ogni anno nascono nel territorio trapanese circa 2800 bambini. Di questi circa 200 sono prematuri, che trovano assistenza e vengono seguiti nei punti nascita per le cure necessarie comprese le cure intensive per i casi più gravi. I neonati prematuri contribuiscono a più del 50% delle morti in epoca neonatale e a circa il 40% di quelle infantili e presentano un elevato rischio di gravi esiti a distanza: neurosensoriali, cognitivi, respiratori, per cui è necessario un monitoraggio costante dello sviluppo attraverso specifici protocolli di “ricaduta” o follow-up. La necessità di definire un appropriato modello organizzativo e un protocollo di follow-up condiviso tra neonatologie e neuropsichiatrie per il monitoraggio dei neonati prematuri sono stati alcuni dei temi al centro dell’incontro organizzato dal direttore dell’Unità operativa di Neonatologia dell’ospedale S. Antonio Abate di Trapani, Stefano Daidone. Alla riunione hanno partecipato le famiglie dei neonati prematuri curati dagli operatori del reparto di Neonatologia dell’ospedale, tutti gli operatori sanitari, e il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani, Fabio Damiani, il Vescovo di Trapani mons. Pietro Maria Fragnelli, l’assessore comunale Vincenzo Abbruscato. Nel corso dell’incontro l’Associazione ‘Mani di Mamma’ ha fatto un donazione di manufatti a maglia ai bambini prematuri dell’ospedale trapanese.