Per la Guardia di Finanza report chilometrici falsificati e un ingiusto arricchimento di più di mezzo milione di euro

Vincenzo Tarantola, imprenditore di Castellammare del Golfo, amministratore unico della Tarantola Bus Srl, è stato denunciato dai finanzieri del Nucleo di Polizia economico – finanziaria di Trapani per una truffa da più di mezzo milione di euro ai danni di enti e amministrazioni che committenti dei servizi di trasporto pubblico urbano ed extraurbano. Secondo quanto emerso dalle indagini, coordinate dalla procura della repubblica di Trapani, l’azienda di trasporto, negli ultimi sei anni, tanto sono andati indietro nel tempo i finanzieri, avrebbe percepito per intero il contributo pubblico per effettuare alcune tratte senza però adempiere completamente il monte chilometrico stabilito dal contratto. «Ciò avveniva – scrivono le fiamme gialle – grazie alla falsificazione delle attestazioni documentanti la percorrenza chilometrica delle tratte affidate, mentre nel caso delle linee urbane ed extraurbane della provincia di Trapani erano state addirittura apportate modifiche sostanziali al Programma di Esercizio senza il preventivo parere dell’Assessorato delle Infrastrutture e della Mobilità della Regione Siciliana, omettendo in ciò di fornire le informazioni comunque necessarie al corretto adempimento degli obblighi contrattuali previsti dalla legge nazionale e dal compendio regolamentare regionale». Il GIP ha disposto il sequestro preventivo per equivalente dell’ammontare della truffa, quantificato in 534.130 euro. In esecuzione di tale provvedimento le fiamme gialle hanno sequestrato le disponibilità finanziarie di Vincenzo Tarantola, un villino a Mondello e un appartamento in centro a Palermo. La Tarantola Bus Srl, che ha una trentina di dipendenti, è in liquidazione da alcuni anni.