Tutto più caro con l’emergenza Coronavirus: ortaggi, frutta, carne e pesce? Da Trapani segnalazione inviata al garante. Maltese chiede più controlli della polizia municipale

di Fabio Pace

Si esce solo per fare la spesa (o altre comprovate, serie, esigenze). Le restrizioni imposte dal governo nazionale per frenare l’emergenza Covid19, consentono a supermercati e esercizi di vendita di generi di prima necessità di rimanere aperti, proprio perché di generi di prima necessità si tratta. Però, scrive l’avvocato Vincenzo Maltese, dirigente regionale dell’associazione di consumatori Codici e presidente del’Osservatorio per la Legalità «diversi cittadini in questi giorni ci hanno segnalato un aumento spropositato dei prezzi di beni di prima necessità». L’aumento riguarderebbe per lo più prodotti di ortofrutta ma anche carne e pesce. Quanto segnalato da alcuni cittadini trapanesi sarebbe però un fenomeno comune in tutto il Paese, scrive infatti Maltese: «dopo aver accertato per il tramite di colleghi che tali pratiche sarebbero state segnalate e poste in essere da esercizi commerciali in altre città del territorio nazionale, stamane ho inoltrato una segnalazione all’Authority per la concorrenza e il mercato (AGCM) al fine di procedere con l’avvio di una istruttoria». «In questa fase emergenziale, che vede in grosse difficoltà tante famiglie alle prese con bollette di luce, acqua e gas, che comunque arrivano (non c’è stata alcuna moratoria in tal senso), con rate di prestiti personali, non sospesi come i mutui ipotecari, che comunque devono far quadrare i bilanci familiari, – continua l’avvocato trapanese – il mio invito è rivolto alla Polizia Municipale affinchè possa aumentare i controlli, ma soprattutto ai commercianti affinchè non approfittino del delicato momento di necessità correlato alle limitazioni di transito»