Organizzato dalla sezione Trapani-Paceco di Italia Nostra, si terrà domattina a Favignana, con inizio alle 10.30, presso la sala di Palazzo Florio, il convegno “Salviamo la chiesa di Sant’Antonio”. «La Chiesa di Sant’Antonio – si legge nella brochure di presentazione del convegno – è preziosa perché è un raro esempio di edificio sacro che all’interno presenta pitture murali in stile Liberty».

La nota di Italia Nostra riporta le parole del giornalista trapanese Alberto Stabile, frequentatore dell’isola nel tempo delle vacanze: “Il pavimento a piastrelle bianche e nere, le decorazioni floreali, le corone di gigli che incorniciano le figure, persino le ali degli angeli in procinto di spiccare il volo recano l’impronta inconfondibile del Liberty”.

«Purtroppo però – continua Italia Nostra -, forse anche per la inadeguata pulizia periodica delle grondaie, da parecchio tempo l’acqua piovana penetra dal tetto e scivola lungo le pareti interne danneggiando gravemente le preziose decorazioni liberty. Pertanto è necessario ed urgentissimo un intervento di risanamento strutturale e di ripristino delle pitture murali deteriorate. La Diocesi si è attivata approvando un progetto di risanamento delle strutture che è stato finanziato con i fondi dell’otto per mille. Però bisogna attivare ulteriori finanziamenti per il restauro del ciclo pittorico già seriamente danneggiato».

La chiesa, progettata dal famoso architetto Giuseppe Damiani Almeyda, fu commissionata dalla famiglia Florio nel 1893. La proprietà della chiesa nel 1939 passò dai Florio ai Parodi e, negli anni ’80, alla Banca di Credito Cooperativo che nel 2000 l’ha donata alla Diocesi di Trapani. Ai favignanesi questa chiesa è particolarmente cara perché è legata alla storia dei Florio e dell’isola, perché i Rais e i proprietari pregavano il miracoloso Sant’Antonio prima di ogni mattanza ed anche perché molti dei visi dipinti sulle pareti sono ritratti di giovani favignanesi morti prematuramente.

Il programma del convegno prevede, dopo i saluti del sindaco Francesco Forgione e del Vescovo Pietro Maria Fragnelli, le relazioni di: Maria Guccione, memoria storica della cultura delle Egadi; Piero Messana, Direttore ufficio beni culturali della Diocesi di Trapani; architetto Alessandra Accardi, progettista del restauro e risanamento conservativo della chiesa di Sant’Antonio; Lina Novara storico dell’arte; Bartolomeo Figuccio della Soprintendenza BB.CC.AA. – sez. storica e artistica; Mariarita Signorini Restauratrice MiBACT. Coordina i lavori Totò Pellegrino Presidente “Italia Nostra” sez. di Trapani