Tecnicamente si chiama “nebbia d’avvezione”. Il fenomeno sulle coste liguri, dove è più frequente, si chiama “Caligo”. Il Caligo già da ieri sera e ancora più intensamente stamani si è manifestato sulla costa del capoluogo. Le nebbie d’avvenzione non sono altro che distese di strati sottili che mantengono la base in prossimità superficie marina. La loro formazione solitamente avviene quando una massa di aria calda e umida scorre sopra la superficie marina più fredda e durante il giorno, quando si attivano i venti termici e le brezze, possono raggiungere la costa, con densi banchi di nebbia che possono produrre drastiche riduzioni della visibilità orizzontale anche in località piuttosto distanti dalle aree litoranee. Sui mari siciliani le nebbie si verificano dall’entroterra nord-africano, in genere dal deserto algerino e dalla Libia, iniziano ad affluire masse d’aria, d’estrazione sub-tropicale continentale, piuttosto calde con valori termici che sfondano il muro dei +40 °C. In questo periodo dell’anno, i venti di scirocco e ostro che risalgono dall’entroterra nord-africano, cominciano a trasportare aria molto più calda che è costretta ad attraversare il “mare Nostrum”, relativamente freddo dopo la stagione invernale. L’umidità raccolta e contenuta in seno al flusso caldo, scorrendo sopra la più fredda superficie marina, man mano che sale verso nord, tende a rapidamente raffreddarsi, favorendo così la condensazione del vapore acqueo con la conseguente formazione dei banchi di nebbia in mare.

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