I segretari provinciali della funzione pubblica Milazzo, Corrao e Macaddino promuovono il manager Fabio Damiani: «bene l‘impegno della direzione strategica». E sul documento anonimo trapelato da ambienti sanitari dicono: «è il momento di rimanere uniti».

«Registriamo con attenzione – affermano i segretari di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl Trapani, Vincenzo Milazzo, Marco Corrao e Giorgio Macaddino, – la comunicazione pervenuta agli organi di stampa dal gruppo sanitario che è voluto rimanere anonimo». I sindacalisti pur prendendo atto delle legittime preoccupazioni di una parte del personale sanitario affermano nel contempo che «sarebbe stato apprezzabile che ognuno uscendo dall’anonimato» si fosse rivolto al sindacato o all’ordine dei medici. Nella nota (anonima ma ricca di dettagli che solo operatori sanitari potevano conoscere) si affermava che il personale del presidio ospedaliero di Marsala non aveva ricevuto linee guida puntuali (anche nella fase ri-organizzativa dei reparti), che talvolta gli ordini di servizio erano contraddittori e che mancavano i Dispositivi di Protezione Individuale. CGIL CISL e UIL per mettere argine alle polemiche auspicano «un diretto intervento presso l’ospedale di Marsala» del direttore generale Fabio Damiani, del direttore sanitario provinciale Gioacchino Oddo e del direttore di presidio di Marsala Francesco Giurlanda perché diano «sostegno ed ascolto ai medici ed ai lavoratori del comparto» e perché assicurino i dispositivi di protezione individuale. Poi un monito agli anonimi estensori del documento: «bisogna creare uno spirito di unità di intenti e dì solidarietà e correggere le criticità. La guida strategica non appartiene ad uno solo ma ad un gruppo che si deve compattare […] per garantire la migliore offerta sanitaria in questi momenti difficili. Uniti si vince» . I sindacalisti chiusa la “polemica” per lo scritto anonimo sottolineano nella nota alla stampa «l‘impegno profuso dalla direzione strategica guidata dal manager Damiani» e affermano di aver apprezzato la decisione dell’ASP di Trapani «quasi isolata nel resto delle aziende siciliane di permettere  tramite l’istituto del comando l’immissione in servizio di diverse decine di unità a tutti i livelli snellendo le procedure proprio per implementare la forza lavoro». CGIL CISL e UIL si riferiscono alla immissione in ruolo e alla stabilizzazione disposta dal Direttore Generale dell’ASP, Fabio Damiani, di più di cento unità tra medici, infermieri, operatori socio sanitari, tecnici di laboratorio e radiologia grazia alla applicazione della legge Madia.

L’organizzazione messa in campo dall’ASP di Trapani

Tre 3 reparti Covid-19 (Trapani, Marsala, Castelvetrano). Trapani con 18 posti letto in pneumologia, 3 malattie infettive di cui 2 a pressione negativa, 5 per sospetto Covid piazzati fuori con tenda (che serve da filtro), 8 in rianimazione/terapia intensiva tutti dedicati a Covid. Marsala con 30 posti letto Covid + 6 posti letto Covid in rianimazione/terapia intensiva (con previsione di addoppio da 6 a 12 posti di terapia intensiva). Castelvetrano 12 posti letto Covid. Gli eventuali ricoverati verranno distribuiti in egual misura in tutto il territorio. L’Asp di Trapani ha investito 1 milione e mezzo di euro per attrezzature Covid. Sono stati acquistati 25 respiratori che arriveranno il 31 marzo e che potranno diventare 25 posti letto Covid.