Il Trapani Calcio rassicura: la titolarità della proprietà e il passaggio delle relative quote non sono in discussione

di Stefania Renda

La proprietà del Trapani Calcio rimane salda nelle mani della attuale compagine. La FM Service di Fabrizio De Simone avrebbe lasciato un buco di oltre 3milioni e 600mila euro nei bilanci del Trapani Calcio. Il che giustificherebbe ampiamente le ragioni del mancato pagamento a De Simone della seconda rata dovuta per il passaggio delle quote. Lo sostengono in un comunicato ufficiale la Alivision Transport Scarl, proprietaria al 100 per cento della Società Trapani Calcio, e il CdA della società granata. Una nota ufficiale a chiarimento delle notizie ormai di pubblico dominio, relative al contenzioso in atto che vede contrapposti la precedente compagine societaria facente capo a FM Service ed all’amministratore delegato Maurizio De Simone, da un lato e l’attuale proprietà della società granata, dall’altro. “L’ufficio legale del Trapani Calcio – si legge nella nota ufficiale – conferma che sono state avviate dalla proprietà e dallo stesso Trapani Calcio le necessarie azioni di carattere civile e penale». Alivision e Trapani Calcio hanno messo in campo un pool di avvocati civilisti e penalisti con studi a Milano, Roma e Palermo. «In base alla due diligence redatta da primari professionisti ed in base agli ulteriori elementi acquisiti dopo la cessione del 21 giugno 2019 – specifica la nota ufficiale di casa granata – è emerso il diritto dell’attuale proprietà ad un indennizzo pari a € 3.690.062,04 per minusvalenze e passività, occultate dalla stessa FM Service». L’uso del termine “occultate” prelude un confronto che potrebbe non trovare soluzione in sede civilistica, ed ecco perché nel precedente passaggio del comunicato ufficiale si parla anche di “azioni penali”. Stante queste condizioni «il Trapani Calcio – si legge – difficilmente potrà fare affidamento sul recupero di tali somme considerando l’indice di solvibilità finanziaria della FM Service, tuttavia non vi è la benché minima possibilità che vengano messi in discussione gli effetti dell’atto del 21 giugno 2019». Il Trapani Calcio «confida in una rapida ed efficace azione della Magistratura civile e penale»