Poco più di un’ora di erogazione idrica. Alle 9 del mattino la gran parte dei condomini e delle abitazioni del quartiere Sant’Alberto, o come si chiamava una volta Rione Palma, non ha potuto più approvvigionarsi, nonostante fosse la cosiddetta “giornata d’acqua”. Non c’entrano nulla, però siccità e cambiamenti climatici. è un problema di pressioni, portata, pompe di sollevamento, quote, litri d’acqua al secondo e guasti. Spieghiamo con un breve riassunto. è ormai a tutti noto, dopo il consiglio comunale straordinario, che dei 18 pozzi di Bresciana, principale e per ora unica fonte di approvvigionamento autonoma e proprietaria del capoluogo, ne funzionano solo 9 e di questi 3 a mezzo servizio. Per questa ragione il comune ha chiesto a Siciliacque di immettere nella rete urbana di Trapani altri 40 litri di acqua al secondo, per rimanere nella media dei 120/140 indispensabili per assicurare acqua a tutti a giorni alterni. Ma domenica scorsa un ennesimo guasto a Bresciana, questa volta alla stazione di rilancio, ha ridotto tra domenica e lunedì la portata idrica. Di conseguenza poca pressione nelle tubazioni della rete urbana servita, lo ricordiamo, dal cisternone di San Giovannello. Poca pressione equivale a difficoltà di approvvigionamento, soprattutto in quelle aree dove pochi centimetri di dislivello possono contribuire a rendere inutile il lavoro di motori e pompe aspiranti. Ed quello che è successo al Quartiere Sant’Alberto. Il guasto a Bresciana è già riparato, ma per ripristinare le condizioni di portata e pressione nelle condotte ci vogliono più di 48 ore. Domani la situazione dovrebbe normalizzarsi, salvo ulteriori guasti.