Vi rientrano anche le aree industriali e artigianali di Custonaci. Inserite in ZES anche segherie e opifici, lo ha annunciato l’assessore regionale Turano nel corso della Marble Week…

La Sicilia ha distribuito in due grandi aree i 5.580 ettari di terreno delle Zone Economiche Speciali (il 35 per cento destinato alla Zes della Sicilia occidentale e il 65 per cento a quella orientale). Le caratteristiche essenziali delle aree individuate sono la presenza di un porto, di un retro-porto e di una consolidata tradizione industriale. Le Zes ha spiegato l’assessore alle attività produttive, nel corso della iniziativa Custonaci Marble Week, consentono alle imprese già insediate e a quelle che intendono insediarsi il credito d’imposta, gli sgravi fiscali, le agevolazioni sul lavoro, gli ammortamenti per le aziende. In tre anni per la Sicilia saranno disponibili cinquanta milioni di euro per agevolazioni. In provincia di Trapani le ZES sono state individuate, in linea di massima, in corrispondenza delle vecchie aree ASI: quindi l’area ASI di Trapani, il porto di Trapani, l’Aeroporto di Trapani, i porti di Mazara del Vallo, e i retroporti di Mazara, Marsala sono state individuate ZES. Inoltre una piccola percentuale degli oltre 5000 ettari di ZES è stata messa a bando tra i comuni. È in quest’ambito che rientra Custonaci dove diventano ZES le due aree industriale e artigianale «e – ha aggiunto Turano – anche le singole segherie per un criterio di omogeneità economica e prossimità territoriale». Gli operatori del settore potranno programmare nuovi investimenti e avere agevolazione negli ammortamenti, oltre a tutti gli sgravi previsti per le Zone Economiche Speciali. Una boccata d’ossigeno per un settore in crisi che negli ultimi anni ha visto la chiusura di imprese e la perdita di oltre mille posti di lavoro tra addetti e indotto.