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mercoledì, Maggio 1, 2024
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Marsala: il caso dell’assistente sociale stabilizzata che ha creato polemiche

A Marsala è scoppiato un caso, politico e non solo, riguardo all’assunzione al Comune di un’assistente sociale, Francesca Fiocca, figlia di Nicola, presidente della Commissione del Concorso, e storico dirigente del Comune, adesso in pensione, che è stata poi stabilizzata. Sul caso, che ha suscitato attenzione mediatica e polemiche, è intervenuto il sindaco, Massimo Grillo, con una nota nella quale precisa la propria posizione facendo riferimento al periodo preciso in cui il concorso è stato espletato, in cui il primo cittadino era Alberto Di Girolamo. Immediatamente, in merito a queste notizie divulgate con un comunicato stampa, l’ex sindaco Di Girolamo interviene a sua volta con delle puntualizzazioni per fare chiarezza.

Si riportano entrambe le note:

“La Commissione trasparenza presieduta dal consigliere Rino Passalacqua, all’esito di un’indagine, ha evidenziato che nel 2018 il Comune ha bandito un concorso per soli titoli per l’assunzione dell’equipe multidisciplinare. Di questo concorso è risultata tra i vincitori la figlia del presidente della Commissione dello stesso concorso. Il concorso di cui si parla è stato espletato quando il sindaco era Alberto Di Girolamo (io sono stato eletto nel 2020) e Rino Passalacqua rivestiva la carica di assessore.
Durante la mia sindacatura, dopo anni di carenza di personale e di mancanza di efficienza, presso il settore Servizi Sociali si forma un ufficio nel quale prestano servizio alcuni giovani dipendenti precari assunti con 
quel concorso. L’ufficio fa bene il suo dovere e riesce a portare avanti il lavoro maniera spedita ed accurata. Visto il buon andamento di quell’ufficio – a seguito del parere dell’Avvocatura che afferma che la scelta corretta sarebbe quella di stabilizzare il personale precario – la mia Amministrazione ha provveduto a stabilizzare i dipendenti.
Lo scorso maggio, la Commissione Trasparenza guidata dal consigliere Passalacqua presenta una Relazione conclusiva sull’indagine svolta sull’assunzione dell’equipe multidisciplinare. Come detto, in questa relazione si afferma che una delle vincitrici del concorso del 2018 è la figlia del presidente della Commissione esaminatrice. Su questa relazione l’Avvocatura del Comune mi consegna un parere il 12 giugno 2023. Il giorno seguente ho prontamente fatto avere una nota al Segretario Comunale invitandolo ad approfondire la situazione e, se del caso, far pervenire anche le carte agli Organi inquirenti per le considerazioni di loro competenza.
Questi sono i fatti, verificabili e certificabili carte alla mano. E questi fatti dimostrano in maniera incontrovertibile tre cose:
1) 
stupisce che sia stata necessaria un’indagine della Commissione Trasparenza per accertare qualcosa che era avvenuta letteralmente sotto il naso del suo presidente Passalacqua, all’epoca dei fatti assessore della Giunta Di Girolamo;
2) 
alla stabilizzazione dei dipendenti precari dell’equipe multidisciplinare si è pervenuti a dicembre 2022, previa acquisizione del parere favorevole dell’Avvocatura comunale;
3) quando sono venuto a conoscenza delle risultanze dell’indagine della Commissione Trasparenza – com’era mio dovere – ho prontamente 
invitato il Segretario Comunale ad attivarsi per adottare tutte le azioni del caso.
In conclusione. Se c’è qualcuno cui chiedere conto di eventuali responsabilità riguardo a quel concorso del 2018, questo qualcuno è proprio l’ex sindaco Alberto Di Girolamo. La sua Amministrazione l’ha bandito, ed è lui stesso e la sua Amministrazione che avevano il dovere di vigilare che il concorso si svolgesse in assoluta trasparenza. La correttezza del mio comportamento, invece, è assolutamente evidente.

Infine, posso affermare senza alcun timore di smentita, che da quando sono sindaco i concorsi pubblici si sono svolti nella più assoluta trasparenza e nel più assoluto rigore. Pertanto, durante la mia sindacatura le procedure di concorso non hanno visto verificarsi non solo nulla di illegittimo, ma nemmeno nulla di inopportuno. E ciò perché credo fermamente che la Pubblica Amministrazione ha il dovere non solo di essere imparziale ma di apparire imparziale, rimuovendo se del caso qualsiasi situazione che possa veicolare all’esterno un’immagine poco trasparente della stessa”.

Questa quella di Alberto Di Girolamo:

“A proposito dei concorsi al comune di Marsala. Tutti dovrebbero sapere che il sindaco nell’amministrare la cosa pubblica dà l’indirizzo politico, mentre ai dirigenti compete la gestione. Normalmente un sindaco che non interferisce e non deve interferire nei concorsi, non sa chi siano i candidati che si presentano, se hanno i titoli per partecipare, se i componenti della commissione sono incompatibili con i partecipanti, tutto questo è compito della commissione esaminatrice. Non è compito del sindaco o degli assessori interferire nell’iter dei concorsi. Così abbiamo fatto sin dal nostro insediamento. Indirizzo politico: far fare i concorsi. Gestione dei concorsi: dirigenti e funzionari del comune, o da altri enti pubblici. In tutti i concorsi fatti dal comune nei nostri cinque anni di amministrazione, non siamo mai entrati nel merito, come era giusto fare. Il sindaco Grillo dice che ha fatto tanti concorsi e tutti legittimi e opportuni. Io posso dire che abbiamo lasciato una graduatoria per dirigenti tecnici e il sindaco non l’ha utilizzata. Avevamo iniziato l’iter per due concorsi, uno per dirigenti amministrativi e uno per dirigente della polizia municipale e il sindaco fra i suoi primi atti ha azzerato i due concorsi. Perché? Dopo ha assunto i dirigenti in modo diverso. Sembra a chiamata diretta, provenienti da altri enti. Tutto legittimo? Lo dice il sindaco. Io avrei proseguito, con concorsi aperti a tutti. Nel nostro concorso per dirigente tecnico si è classificato primo un ingegnere proveniente da un paese lontano da Marsala, perché per la commissione esaminatrice è stato il più preparato. Noi abbiamo fatto i concorsi che abbiamo potuto fare, in funzione della pianta organica programmata e degli spazi economici assunzionali. Abbiamo fatto tutto ciò che era propedeutico per poter espletare altri concorsi, che oltretutto ha permesso al sindaco di espletare quelli per funzionari amministrativi e tecnici. Abbiamo programmato l’aumento delle ore da 24 a 36, per chi era ancora a tempo parziale, come prevede la legge, per poter espletare gli ulteriori concorsi e le assunzioni, cosa che il sindaco dopo averlo promesso in campagna elettorale non ha fatto e così non ha potuto espletare ulteriori concorsi. Va tutto bene? Non credo. Nel frattempo altri dipendenti sono andati in pensione e i servizi sono sempre di meno e più carenti. Pochi tecnici, pochi vigili urbani, pochi autisti di autobus, con tutte le conseguenze in tutti i settori. Le corse degli autobus sono sempre di meno nonostante avessimo lasciato un concorso in itinere e ci dovrebbe essere ancora una graduatoria. Per il sindaco, in questi tre anni di amministrazione, avrebbe risolto tutti i problemi degli uffici. Io ne dubito molto. Noi in cinque anni abbiamo fatto tutto il possibile anche per quanto riguarda le assunzioni di personale senza mai interferire con gli uffici, lasciando graduatorie che potevano essere utilizzate e concorsi in itinere che anche questi dovevano essere portati avanti e non bloccati. Il sindaco dice che manderà tutte le carte alla Procura della Repubblica, spero di tutti i concorsi. Nessuna preoccupazione da parte mia e dei miei assessori. La commissione accesso agli atti non doveva verificare l’iter del concorso? Perché? Perché il presidente che era stato un assessore della mia giunta doveva mettersi di traverso, non avendo niente da nascondere? I componenti della commissione consiliare, hanno avuto dei dubbi sull’iter del concorso in questione? Essendo istituzioni hanno fatto correttamente la loro parte . Se tutto è stato fatto secondo legge, come io penso, il sindaco stia tranquillo, non si agiti, cerchi di amministrare bene la città. Cosa che non sta assolutamente facendo. Io e miei assessori siamo tranquillissimi e non abbiamo niente da nascondere o da preoccuparci. Abbiamo fatto tutto nell’esclusivo interesse della collettività”.

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