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venerdì, Maggio 17, 2024
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In ferie verso le Provinciali

La politica chiude i battenti. A settembre si riparte con l’obiettivo della corsa per le nuove Province.

Come ogni estate, la politica va in letargo. E si dà appuntamento a settembre per programmare l’agenda dei prossimi mesi. Nel mirino, com’è noto, “le Provinciali”; abolite in Sicilia nel 2014 sotto il Governo Crocetta a seguito della riforma Delrio, la reintroduzione dell’ente intercomunale è notoriamente un auspicio del Presidente della Regione Renato Schifani. In accordo con il Governo nazionale, forte della robusta maggioranza a Roma e Palermo, il centrodestra ha presentato un disegno di legge al Parlamento che, una volta recepito e adottato da Sala d’Ercole, supererebbe l’abrogazione delle Provincie, ripristinandole. Si punta al voto nella primavera del 2024. Ed in provincia di Trapani i maggiori appetiti per Palazzo Riccio di Morana vengono da parte del Movimento per le Autonomie che fa riferimento sul territorio all’ex senatore Nino Papania. In pole position l’avvocato Enzo Scontrino. Professionista apprezzato e figura brillante del territorio, il legale trapanese non nasconde la sua disponibilità e certamente sarebbe una persona ampiamente spendibile. Com’è noto, tuttavia, le candidature avvengono sul tavolo regionale dove “la divisione” delle poltrone avviene scientificamente; ed una provincia data “per certa” al centrodestra difficilmente potrà essere assegnata ad una forza politica che non ha nessun riferimento regionale in prima linea e che sul territorio ha ottenuto risultati in chiaro scuro negli ultimi anni. Infatti, il Movimento per le Autonomie, solita locuzione trasversale per accogliere fra le proprie fila di tutto e di più…, spesso nomadi politici in cerca di nuove fortune, ha fatto benino – come lista – a Trapani ed Erice, tuttavia, partecipando attivamente ad una strategia elettorale perdente, e malissimo ad Alcamo, paese natale del proprio leader Papania dove alle amministrative del 2021 ha messo su una armata di ben 8 liste, poi dimostratasi Brancaleone, sbaragliata a primo turno dal sindaco uscente Domenico Surdi che ne aveva a sostegno appena 3. Non solo, la lista VIA, il movimento di riferimento degli autonomisti in provincia, ha ottenuto un clamoroso flop non raggiungendo lo sbarramento del 5%. Stesso risultato, sostanzialmente, per il voto regionale dello scorso settembre dove l’MPA non ha fatto scattare alcun deputato sul territorio, lontanissimo dalla quinta posizione utile per eleggere un suo rappresentante a Palazzo dei Normanni. Primo della lista, ma con un risultato assai modesto, proprio il coordinatore provinciale di Via, Angelo Rocca. Il braccio destro del politico alcamese si è fermato a 3300 preferenze, poco sopra il Presidente del Consiglio Comunale Enzo Sturiano, imbarcato alla bisogna, proprio per rafforzare la cinquina. Questo nonostante il sostegno di tutto il movimento sul territorio surclassato in città dall’altro leader alcamese Mimmo Turano, da sempre in competizione con l’ex Senatore. L’assessore, allo scorso giro, ha stracciato il duo Rocca-Papania. Un “duello” politico che potrebbe ripetersi in vista dell’indicazione per la Presidenza della Provincia, anche se l’assessore regionale alla Formazione smentisce, sornione, ogni voce di corridoio in tal senso. Insomma, un quadro complessivo, quello del MPA, che difficilmente potrà far propendere gli alleati di Governo a far assegnare una casella “sicura” ad una forza politica che sul territorio ha ottenuto risultati modesti. Va da sé, ovviamente, che la partita all’interno del centrodestra è ancora tutta da giocare.

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