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giovedì, Maggio 2, 2024
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Mafia, arresti domiciliari per Cosimo Leone

Ai “domiciliari” Cosimo Leone, il tecnico radiologo dell’ospedale di Mazara del Vallo che era stato arrestato con l’accusa di aver aiutato il boss Matteo Messina Denaro, allora latitante, ad accelerare per gli esami diagnostici a cui si dove sottoporre per la grave malattia di cui era affetto. Lo ha disposto il tribunale del Riesame di Palermo che ha riqualificato il reato, contestato all’indagato, da associazione mafiosa a favoreggiamento aggravato

Secondo la tesi di inquirenti ed investigatori, nel 2020, dopo la scoperta del tumore da parte del boss castelvetranese Leone si sarebbe messo a disposizione del capomafia durante il suo ricovero all’Abele Ajello e di avergli fatto avere il telefonino che sarebbe stato acquistato da Andrea Bonafede. I giudici del Riesame dopo aver riqualificato il reato hanno disposto per Leone la misura cautelare degli arresti domiciliari

Il tecnico radiologo era stato arrestato lo scorso 27 marzo dai carabinieri del Ros, assieme al cognato, architetto Massimo Gentile che avrebbe prestato a sua volta l’identità al boss, e a Leonardo Gulotta. Quest’ultimo, secondo l’accusa, avrebbe ceduto il suo recapito telefonico al capomafia per le comunicazioni che avrebbe dovuto ricevere sull’acquisito di un’auto. Sia Gentile sia Gulotta, sono tuttora detenuti. (Lu.Tod)

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