La Trapani Shark batte in trasferta Latina. Finisce 81-104
Partita mai in discussione per la Trapani Shark che conquista i due punti a casa di Latina superando quota 100 punti. Uno scarto di 25 punti per i granata che riscattano alla prima occasione utile la battuta d’arresto con Cantù. Buona circolazione di palla e coinvolgimento diffuso per la Shark. Dato che numericamente si traduce con 27 assist. Ora testa al derby di mercoledì con Agrigento.
Benacquista Ass. Latina: Ivan Alipiev 16 (5/8, 2/4), Frank Gaines 13 (2/4, 3/8), Gabriele Romeo 12 (3/4, 2/4), Samuele Moretti 12 (4/5, 0/0), Abdel Fall 12 (4/6, 0/1), Salvatore Parrillo 8 (0/1, 1/3), Alexander Cicchetti 6 (2/7, 0/0), Borislav georgiev Mladenov 2 (1/3, 0/1), Felix Amo 0 (0/0, 0/1), Ziggy Collazo 0 (0/0, 0/0), Kenneth Viglianisi 0 (0/0, 0/0).
Trapani Shark: Matteo Imbro 21 (1/1, 5/8), Joseph yantchoue Mobio 17 (1/1, 4/5), J.d. Notae 16 (4/6, 1/5), Fabio Mian 11 (1/2, 2/5), Rei Pullazi 11 (2/3, 1/1), Chris Horton 8 (4/6, 0/0), Pierpaolo Marini 6 (2/2, 0/1), Yancarlos Rodriguez 5 (1/2, 1/4), Marco Mollura 5 (1/3, 1/2), Andrea Renzi 4 (0/0, 1/2), Fabrizio Pugliatti 0 (0/1, 0/1).
C’è una bella differenza fra “voler” vincere e “dover” vincere. Vero, Trapani è un cantiere con ben esporto il cartello dei “lavori in corso”, per mille motivi. E’ anche, però, una squadra a “dover” sempre vincere tutte le volte che mette piede sul parquet. Così, a Latina, contro un’avversaria che non ha ancora vinto, ed essendo reduce dalla prima sconfitta stagionale, non c’è nulla di semplice. Primo diktat, difendere più forte; secondo, rendere più fluida la manovra in attacco. Sono le chiavi che conducono al ritorno al successo degli Shark, immediatamente efficienti, soprattutto dal punto di vista mentale, dopo lo stop casalingo contro Cantù.
Il primo quarto è un esempio di come le intenzioni possano diventare realtà. Gli Shark sono un orologio efficace e puntuale. Alternano gioco interno ed esterno, aiutano i lunghi, e confezionano una serie di parziali positivi che non lasciano dubbi. Horton è il miglior realizzatore dei primi dieci minuti e il contributo che giunge dalla panchina (Mian e Mollura su tutti) è tangibile. Fattori che regalano agli Shark il vantaggio in doppia cifra al primo intervallo (17-29).
Il prevedibile incremento della pressione difensiva dei padroni di casa non disorienta i granata ad inizio del secondo parziale. Marini è chirurgico nelle sue penetrazioni, la difesa è sempre attenta e una schiacciata di Horton (assist di Imbrò), dà agli Shark il “più 13” (35-48, 18’). Lo stesso Imbrò, da tre, scalda il cuore degli splendidi “Trapanesi Granata” presenti, sigillando il 35-53 (19’). E’la cattiveria difensiva a fare la differenza: Latina non trova un solo tiro, tutto è contestato. L’atteggiamento del gruppo guidato dal coach Parente è vincente e si va al riposo più lungo sul “più 16” (39-55) e con due uomini in doppia cifra: Imbrò 10 e Mobio (coinvolto a pieno nel gioco, con spunti personali di alto profilo) 12.
E’ chiaro come l’inizio del terzo periodo sia determinante nell’esito finale della gara. La capacità di respingere l’assalto di Latina deve essere il viatico per il successo. La fiammata dei laziali li issa al “meno 11” (47-58, 22’), ma Notae e Mobio rimettono a posto le cose. Il 56-66 (conclusione volante di Alpiev) è il premio allo sforzo di Latina, che non si arrende. Ma sono ancora Imbrò, da oltre 6.75, e Notae che ristabilisce le distanze (56-73, 27’). La combattività di Latina e la sua attitudine positiva rende ancora più meritevole il finale di terzo quarto dei granata, che ribattono colpo su colpo e vanno all’ultima pausa sul “più 15” (65-80).
Gestire il vantaggio o attaccare ancora la partita? Questo il dilemma che potrebbe scuotere qualunque squadra con questo vantaggio, all’inizio dell’ultimo periodo. Non gli Shark, che con Rodriguez e Imbrò allungano (67-85, 32’). Cinque punti di fila di Mobio ribadiscono la superiorità granata (75-92, 36’), e i minuti finali servono soltanto a conferire al punteggio la dimensione finale. Trapani finisce sul velluto, superando “quota 100”, conducendo dieci uomini a tabellino e cinque in doppia cifra.
Missione compiuta. Il primo posto è ancora realtà, e mercoledì, nel derby interno contro Agrigento, il compito sarà prolungare questa corsa in vetta.