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giovedì, Maggio 2, 2024
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Denunciato il sindaco di Misiliscemi per il reato di abbandono e maltrattamento di animali

A puntare l’indice accusatore contro il Sindaco Tallarita una cittadina volontaria a favore degli animali

Il fenomeno del randagismo è particolarmente complesso e disomogeneo, soprattutto in Sicilia, dove si tratta di una vera e propria emergenza, con cani e gatti abbandonati, spesso soggetti a violenze, vaganti in cerca di cibo e riparo, fatto che comporta anche problemi di sicurezza e igiene pubblica. Ostico e di difficile gestione, il problema si fa più acuto in territori di campagna, come quello del neonato Comune di Misiliscemi, dove il controllo dei randagi diventa ancora più critico, considerata anche l’assenza di strumenti dedicati e di personale preposto.

Lo scorso mese di marzo, sul territorio comunale di Misiliscemi, sono stati infatti ritrovati da un abitante del luogo, nella via San Clemente, otto cuccioli di cane di cui uno in grave stato di ipotermia, poi deceduto. Il cittadino avrebbe quindi subito contattato il Sindaco Tallarita che lo avrebbe rassicurato dicendogli che sarebbero stati inviati sul luogo degli operatori per la messa in sicurezza dei cani. Fatto che però, non sarebbe mai avvenuto, scatenando così le ire della volontaria M.M, che ha sporto denuncia nei riguardi del primo cittadino per il reato di abbandono e maltrattamento di animali.

Secondo la Legge Regionale n. 15 del 2022 sulla prevenzione in fatto di randagismo, infatti, i Comuni sono i diretti responsabili degli animali d’affezione sprovvisti di proprietario e, in corresponsabilità con il gestore, di quelli presenti nelle strutture di ricovero e custodia intestate al Comune. Inoltre, è sempre compito dei Comuni curare il prelievo dei cani e dei gatti vaganti sul territorio, direttamente o indirettamente, in convenzione con società o enti privati tramite privati cittadini iscritti nell’elenco comunale per il contrasto al randagismo, ed è sempre onere dei Comuni curare l’affido, l’adozione e la re-immissione dei cani prelevati, al fine di evitare il formarsi di branchi che possano mettere a rischio la pubblica incolumità, garantendo, inoltre, condizioni adeguate alle esigenze etologiche e fisiologiche e al benessere degli animali ricoverati e il rispetto delle norme igienico-sanitarie.

Il Sindaco Tallarita, per il momento, non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito alla vicenda. Per ciò che riguarda invece i cuccioli, si trovano attualmente in sicurezza presso una abitazione privata di Misiliscemi, custoditi e accuditi da una signora del luogo.

M.B

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