Il Colonnello Fabio Bottino, 54 anni, da un paio di giorni s’è insediato a Trapani, al comando dei carabinieri. Oggi primo incontro informale con la stampa.

Ha iniziato la sua carriera nell’arma nel 1989, primo incarico operativo al comando del Nucleo Operativo e radiomobile di Locri dove da tenente fece registrare importanti risultati nel contrasto alla criminalità organizzata e nell’arresto di latitanti. Nel 97 viene assegnato alla Sezione Anticrimine del ROS di Catania, dove rimane 9 anni. Nel 2006 comandante della sezione anticrimine del ROS di Lecce e poi di nuovo in Sicilia dal 2008 al 2015 la comando della sezione anticrimine del ROS di Palermo. Dal 2015 al 2021 sempre all’interno del Raggruppamento Operativo Speciale si occupa in particolare delle indagini sulla criminalità mafiosa del trapanese.

Nel suo breve colloquio con la stampa il colonnello Bottino, al di là delle sue esperienze professionali particolarmente centrate sugli aspetti investigativi, ha posto l’accento sulla gestione operativa a 360 gradi che richiede un comando provinciale la cui attività articolata è la risposta quotidiana ad una realtà complessa come è l’intera provincia che nei suoi aspetti sociali, culturali ed economici, non può essere assimilata in maniera semplicistica alla mafia e alla criminalità organizzata. La presenza del latitante più ricercato d’Italia non deve e non può ricondurre ad una lettura riduttiva della realtà.

Quello del colonnello Bottino ci è apparso come un approccio equilibrato e pregno di consapevolezza e impegno, come è nella consuetudine e nella tradizione dell’arma dei carabinieri. All’incontro con la stampa il comandante era affiancato dal tenente colonnello Andrea Pagliaro, comandante del reparto operativo e dal tenente Gennaro Vitagliano, nuovo comandante del nucleo operativo radiomobile di Trapani.