“Alcune aziende che lavorano in convenzione con l’Asp di Trapani applicano scorrettamente i contratti di lavoro, con difformità di trattamento economico, giuridico e contrattuale per i lavoratori coinvolti”. Ad affermarlo è il segretario generale della Uil Fpl di Trapani Giorgio Macaddino che segnala l’accaduto con una lettera all’Asp di Trapani, all’Ispettorato del lavoro e al nucleo dei carabinieri presso l’Ispettorato del lavoro.

La UIL chiede un monitoraggio capillare da parte dell’ASP su tutte le aziende che operano in convenzione con il servizio sanitario nazionale tramite convenzioni. In pratica nel settore convenzionato i contratti, secondo il sindacato, vengono applicati in maniera difforme rispetto alle medesime posizione del settore sanitario pubblico, e sempre a svantaggio dei lavoratori.

Aggiunge Macaddino “che alcuni contratti di lavoro siano stati cambiati dall’oggi al domani con l’obiettivo di ridurre le retribuzioni dei lavoratori”. Macaddino fa anche degli esempi relativi alle aziende che operano nel campo della riabilitazione dove vengono applicati contratti diametralmente opposti agli stessi profili professionali del settore pubblico: dal fisioterapista allo psicologo, fino all’assistente sociale. Le differenze retributive, neppure a dirlo, sono al ribasso per i lavoratori.

Lo stesso accade nelle Rsa per l’assistenza geriatrica e a pazienti con Alzheimer. Ai lavoratori vengono applicati differenziati contratti con elementi tabellari delle retribuzioni gli uni diversi dagli altri. In alcuni casi limiti, denuncia la UIL, sono stati propinati contratti di lavoro in sostituzione di quelli precedentemente utilizzati, cancellando l’erogazione della 14 mensilità e l’inserendo istituti contrattuali non conformi alla legge, come la malattia non più pagata, come i primi tre giorni.

Macaddino conclude: “Tali procedure del tutto illegittime, se non illegali, sono state imposte ai lavoratori senza la possibilità di esercitare il diritto di assistenza sindacale e imponendo la firma di pseudo liberatorie, in violazione dei canoni previsti per legge”. In definitiva, il sindacato chiede all’Asp di Trapani di verificare, in collaborazione con gli altri enti, tutte le Rsa convenzionate e tutte le società che si occupano di riabilitazione con le varie attività affini, la tipologia di contratti applicati e puntare l’attenzione sulla anomalia delle differenze tabellari fra una realtà ed un’altra, considerato che si tratta di servizi analoghi e mansioni pressoché uguali.

Il sindacato non esclude il ricordo ad avviare azioni anche nelle sedi giudiziarie per la tutela dei diritti dei lavoratori.