17.1 C
Trapani
martedì, Aprile 30, 2024
HomeAttualitàHotspot Mediterraneo

Hotspot Mediterraneo

Oggi, presso la Sala Spinelli del Parlamento Europeo di Bruxelles, si è tenuta una conferenza dal titolo “ Hotspot Mediterraneo”, organizzata dall’eurodeputata PD Alessandra Moretti e dal gruppo parlamentare S&D. L’iniziativa, che ha visto la presenza di diverse delegazioni di visitatori e addetti ai lavori, ha avuto come protagonisti il fotografo trapanese Francesco Bellina ed il giornalista Stefano Liberti. I due documentaristi, nel corso dell’incontro moderato da Vincenzo Genovese di Euronews, hanno mostrato in anteprima una parte del lavoro a cui stanno lavorando da quasi un anno. Il progetto “Hotspot Mediterraneo”, infatti, si propone di indagare le conseguenze del cambiamento climatico sul Mar Mediterraneo. Un viaggio tra pesci alieni, surriscaldamento delle acque e le difficoltà degli esseri umani di adattarsi al cambiamento. “Hotspot Mediterraneo” è un progetto multimediale che consta di un libro, una mostra fotografica e un documentario sonoro.

Si tratta di in un viaggio immersivo attraverso il Mediterraneo, uno dei principali
hotspot della crisi climatica. “Il Mar Mediterraneo – si legge nel testo del progetto – è colpito da una profonda crisi, che intreccia tutti i principali problemi v del mondo di oggi: cambiamenti climatici, conflitti, sfruttamento intensivo delle risorse naturali, estrazione di combustibili fossili e flussi migratori disorganizzati. Il Mediterraneo è considerato un “hotspot climatico”, poiché le sue acque si stanno riscaldando più velocemente della media globale. La pesca illegale lo sta privando della vita ed espropria le comunità di pescatori di qualsiasi forma di sostentamento. In una sorta di circolo vizioso, lo sfruttamento dei giacimenti di idrocarburi genera cambiamenti climatici che si ripercuotono sul mare e sui territori costieri, producendo instabilità socioeconomica e provocando flussi migratori che spesso finiscono in naufragi”.

“Il progetto – continua il documento – si propone di rappresentare, con un’opera fotografica, testuale e sonora, questa grande crisi che colpisce il nostro mare, attraverso un viaggio a tappe fatto di incontri e conversazioni, immagini e suoni. L’opera è concepita come una mostra immersiva in cui i suoni del mare, delle comunità che vivono lungo le coste e della fauna che lo popola accompagnano il visitatore nella fruizione delle foto e dei testi che compongono l’installazione. La mostra è punto di partenza per una riflessione più ampia, che sarà sviluppata in un podcast a puntate in cui il viaggio sarà raccontato nei dettagli, mettendo in risalto i grandi cambiamenti che sta attraversando il nostro “mare di mezzo”.

Ma.To.

- Advertisment -

Altre notizie