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martedì, Aprile 30, 2024
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L’Almanacco del giorno

Oggi è Mercoledì 17 Aprile. Siamo nel 108º giorno dell’anno e mancano 258 giorni alla fine del 2024.

A Trapani, il sole sorge alle 06:31 e tramonta alle 19:48.

La luna è crescente ed è illuminata al 66%.

Santo del giorno: San Roberto di La Chaise-Dieu, una figura emblematica del monachesimo cristiano, ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della spiritualità. Nato in Francia e appartenente all’ordine benedettino, la sua vita è stata un’esemplare testimonianza di dedizione al servizio degli altri e di ricerca della comunione con Dio. Da giovane, Roberto fu affidato all’assistenza dei canonici della basilica di San Giuliano di Brioude, nella regione dell’Alta Loira. Qui, immerso nella vita di preghiera e nell’assistenza ai poveri e ai malati, Roberto trascorreva le sue giornate e le sue notti. Si narra che la sua presenza miracolosa fosse in grado di portare sollievo e guarigione a coloro che si trovavano nella sua vicinanza, un segno tangibile della sua profonda spiritualità e della sua unione con la divinità. Successivamente, Roberto si trasferì nell’abbazia benedettina di Cluny, dove dedicò quasi quarant’anni alla vita monastica. Insieme ad alcuni compagni, fondò un eremitaggio che, con il passare del tempo, si trasformò in un fiorente monastero. Il suo impegno e la sua guida spirituale furono riconosciuti anche dal Papa Leone IX, che elevò l’abbazia al rango di abbazia, sottolineando così l’importanza e l’influenza di Roberto nella comunità monastica. Alla morte di Roberto, avvenuta nel 1067, l’abbazia contava circa trecento monaci, una testimonianza tangibile dell’eredità duratura lasciata da questo umile servo di Dio. La sua vita e il suo esempio continuano a ispirare e a guidare coloro che cercano la via della santità e della comunione con il divino attraverso la preghiera, il servizio e la vita comunitaria.

Proverbio siciliano: “Lu tempu è l’aria, ma lu saccu è corpu”. Questo proverbio si traduce letteralmente in “Il tempo è l’aria, ma il sacco è corpo”. Ha il significato figurato di sottolineare l’importanza di avere cura del proprio corpo e della propria salute, poiché il tempo scorre come l’aria, mentre il corpo è tangibile e ha bisogno di essere nutrito e protetto. Ci insegna quindi a valorizzare il nostro benessere fisico e a prendere le giuste precauzioni per mantenerlo, poiché è il nostro corpo che ci sostiene e ci permette di affrontare la vita con forza e vitalità.

Aforisma del giorno: “A volte devi perdere la vista per trovare la visione.” Questo aforisma riflette sulla natura paradossale della vita. Spesso, quando affrontiamo momenti di difficoltà o perdiamo qualcosa di importante, siamo portati a pensare di essere sul punto di perdere tutto. Tuttavia, è proprio in quei momenti bui che possiamo sviluppare una nuova visione, una prospettiva diversa che ci permette di vedere le cose in modo più chiaro e profondo. È come se la perdita ci spingesse a guardare oltre le apparenze superficiali e ci aprisse agli aspetti più significativi della vita.

Curiosità: Si celebra oggi, 17 aprile, la XX Giornata Mondiale dell’Emofilia, patologia genetica caratterizzata dall’incapacità di produrre l’adeguato livello di alcuni fattori di coagulazione, che si manifesta solo nei maschi, mentre le donne possono essere portatrici sane. A oggi si calcola che al mondo ne soffrano circa 400 mila persone, circa 4 mila solo in Italia. Secondo l’ultimo rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità sulle coagulopatie congenite del 2022i pazienti sono in totale 9.784.

Nati oggi: Il 17 aprile 1974 nasce Victoria Beckham, imprenditrice, stilista e cantante britannica.

Accadde oggi: 17 Aprile 1970 – “Houston, abbiamo un problema!”, la Missione di Apollo 13 si risolve fortunatamente senza problemi.

Il 13 aprile 1970, a più di 300.000 chilometri dalla Terra, l’equipaggio dell’Apollo 13 comunicò al quartier generale della NASA a Houston la presenza di un grave problema a bordo. Un’esplosione nel modulo di servizio danneggiò i serbatoi dell’ossigeno, mettendo a rischio la vita degli astronauti e compromettendo l’intera missione. Ciò costrinse un repentino cambio di obiettivo: non più l’atterraggio sulla Luna, ma il ritorno sicuro sulla Terra. Iniziava così una delle più celebri odyssee spaziali nella storia dell’umanità, seguita con apprensione da tutto il pianeta. Il 17 aprile 1970, la capsula dell’Apollo 13 fece ritorno sulla Terra, portando con sé i tre astronauti incolumi, dimostrando il coraggio e la determinazione umana di fronte all’avversità. Dieci anni fa, il 17 aprile, la NASA annunciò un’altra scoperta epocale: il telescopio Kepler individuò il primo esopianeta con caratteristiche simili alla Terra, situato nella cosiddetta “zona abitabile” di una stella. Questo pianeta, battezzato Kepler-186f, orbita attorno a una nana rossa a circa 500 anni luce dalla Terra. Sebbene possa sembrare promettente, determinare se sia effettivamente abitabile richiederà ulteriori studi e ricerche. Queste due date, il 17 aprile, segnano due momenti cruciali nella nostra esplorazione dello spazio, ricordandoci sia le sfide che i progressi straordinari che l’umanità ha compiuto nel suo viaggio nell’universo.

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