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venerdì, Maggio 3, 2024
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Il bando è tratto

L'amministrazione comunale ha indicato la ripartenza del Trapani Calcio.

Il sindaco Tranchida, finalmente, ha provveduto a pubblicare il bando che potrà far ripartire il Trapani Calcio dopo il fallimento della società granata lo scorso dicembre per decreto del Tribunale di Trapani. Nell’indirizzo di giunta non ci sono criteri particolarmente restrittivi in ordine agli spauracchi dei mesi scorsi, soprattutto dopo l’incontro in Comune con i potenziali acquirenti di fine febbraio. Ci sono, questo si, sensibili “valori aggiunti” nel punteggio qualora vengano rispettati alcuni parametri che, tuttavia, sono oggettivamente assai stringenti per chiunque voglia già spendersi per i colori granata. In pole position resta Renato De Picciotto. L’imprenditore italo-svizzero è di gran lunga il preferito dalla tifoseria e marcia spedito con i suoi investimenti in città, in particolare nell’acquisto della Banca d’Italia. Ettore Minore, suo potenziale principale competitor, sembrerebbe aver gettato la spugna e comunque è visto con un certo scetticismo dal territorio. Ed “i trapanesi”? Il comitato “C’è chi il Trapani lo ama” potrà avere, tuttalpiù, un ruolo di testimonianza nella nuova proprietà ma la gestione è ben altra cosa visto le ingenti capacità finanziarie che un club calcistico necessita. “L’eterno” Andrea Bulgarella, spesso citato come papabile nei mesi scorsi, non sembra interessato; un conto è dare un contributo una tantum, altro mettere mano seriamente al portafoglio per ripartire dal basso e costruire un percorso vincente. Al netto delle sue passeggiate con l’ex direttore generale Mangiarano e le tante chiaccherate con amministratori e stampa locale la scorsa stagione, le sue “curiosità” sulle vicende granata erano più “un passatempo”, come spesso gli capita nelle sue discese trapanesi, che un effettivo interesse per il club. A meno che non glielo avesse chiesto il primo cittadino; ma com’è noto non corre buon sangue fra i due valdericini. Insomma, come i social spesso hanno spesso sentenziato, “levateci il pensiero”. Di altro, all’orizzonte, non c’è. Dunque, si torna alla casella originaria con De Picciotto. Non resta che sedersi con lui, amministrazione e territorio, e trovare la quadra.  

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