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Inizio anno scolastico a Trapani, il sindaco Tranchida scrive agli studenti

Settimana importante per gli studenti trapanesi che, dopo la pausa estiva, tornano adesso tra i banchi di scuola.

E proprio per gli studenti oggi arriva un augurio speciale da parte del sindaco di Trapani Giacomo Tranchida.

Il Primo Cittadino ha infatti inoltrato una lettera agli Istituti Scolastici in occasione della loro apertura.

Di seguito il testo integrale della lettera indirizza alla popolazione scolastica trapanese.

Alle Bambine e ai Bambini
Alle Ragazze e ai Ragazzi
Ai Genitori e ai Dirigenti scolastici
Agli Insegnanti ed agli Operatori della scuola tutti

Carissimi alla ripresa dell’anno scolastico 2023/2024 auguro agli scolari più piccoli che stanno iniziando il cammino dell’apprendimento scolastico e a tutta la Comunità scolastica, un percorso all’insegna della normalità e della riscoperta degli autentici valori educativi.

Ma, prima di ogni altra riflessione, miei Cari tutti, sento di dover scusarmi, unitamente all’Amministrazione da me guidata, per non essere riuscito a realizzare nel decorso anno, per diversi motivi burocratici, quegli interventi di ammodernamento, messa in sicurezza ed efficientamento di taluni edifici scolastici e palestre, così come speravamo di fare , avendo in questi anni conquistato tanti finanziamenti dedicati.

Però – e questo è un impegno – l’anno che sta per iniziare non passerà senza che i tanti interventi, già cantierabili o cantierati, non si avviino a realizzazione. Inevitabilmente, però, vivremo qualche disagio, ma nel medio periodo avremo anche a Trapani scuole più belle e sicure.

Per Tutti coloro che accedono per la prima volta in una aula scolastica o che vi tornano, sia oggi un primo giorno gioioso ed accogliente; un giorno da ricordare sia per chi intraprende una nuova sfida, che per gli altri Studenti ben felici di ritrovarsi con i loro compagni. E sia un giorno da ricordare anche per tutti gli Operatori scolastici responsabilmente impegnati a sostenere e accompagnare il percorso educativo/formativo e di crescita dei nostri figli, e per la Dirigenza che riprenderà a confrontarsi con le criticità giornaliere sentendo il peso e la responsabilità di guidare una macchina complessa e difficile ma, nel contempo stimolante e fondamentale per il bene della nostra Comunità e della Società tutta.

Ai Genitori mi permetto raccomandare di stare sempre vicini ai vostri figli e alla classe insegnante, alleandovi con essa per costruire un sistema educativo “complice” che aiuterà i nostri giovani ad essere protagonisti di comunità più consapevoli, accoglienti e fondate sul reciproco rispetto; principi fondamentali della convivenza civile ma che oggi necessitano ancor più di essere rivalutati e, perché no, insegnati. A voi ragazzi auguro di godervi appieno e con entusiasmo l’età della scuola che talora sembra troppo lunga e pesante ma che, da adulti – chiedete ai vostri genitori – poi ricorderete con tenerezza e rimpiangerete l’odore delle aule scolastiche.

Desidero chiudere il mio odierno messaggio augurale, permettendomi di far mio e di trasferirlo a tutti gli insegnanti un pensiero di Papa Francesco che trovo davvero significativo e cogente con il nostro tempo: “Vi chiedo di amare di più gli studenti ‘difficili’, quelli che non vogliono studiare, quelli che si trovano in condizioni di disagio, i disabili e gli stranieri, che oggi sono una grande sfida per la scuola. E ce ne sono di quelli che fanno perdere la pazienza….. Gesù direbbe: se amate solo quelli che studiano, che sono ben educati, che merito avete? Qualsiasi insegnante si trova bene con questi studenti. In una società che fatica a trovare punti di riferimento è necessario che i giovani trovino nella scuola un riferimento positivo. Essa può esserlo o diventarlo se al suo interno ci sono insegnanti capaci di dare un senso alla scuola, allo studio e alla cultura, senza ridurre tutto alla sola trasmissione di conoscenze tecniche, ma puntando a costruire una relazione educativa con ciascuno studente, che deve sentirsi accolto ed amato per quello che è, con tutti i suoi limiti e le sue potenzialità. Per trasmettere contenuti è sufficiente un computer, per capire come si ama, quali sono i valori, e quali le abitudini che creano armonia nella società ci vuole un buon insegnante”.
Buon cammino insieme!

Giacomo Tranchida
sindaco di Trapani

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